(ASI) “Finalmente la nostra proposta di legge per le ‘elezioni pulite’ arriverà all’esame dell’Aula della Camera. L’abbiamo depositata da più di un anno, ma solo ora siamo riusciti a superare un immobilismo che non aveva motivazioni plausibili”.
E’ quanto afferma in una nota la deputata M5S, Dalila Nesci, prima firmataria della Pdl numero 3113, sulle ‘elezioni pulite’. “Il testo introduce regole semplici, ma importanti – spiega l’esponente pentastellata - al fine di evitare il condizionamento del voto e possibili brogli. Infatti noi prevediamo una maggiore visibilità dell'elettore in cabina, in modo che siano garantite, contemporeaneamente, le esigenze di segretezza e libertà del voto, e una maggiore trasparenza delle urne, tramite l’introduzione di contenitori in plexiglass, in modo che non si possano introdurre schede già votate. Inoltre scrutatori e presidenti di seggio non potranno essere parenti dei candidati nelle liste, né aver ricevuto condanne, anche soltanto in primo grado, per mafia o per reati contro la pubblica amministrazione”. “Altra novità riguarda gli scrutatori – aggiunge Nesci - che dovranno essere scelti, per il 50%, tra quanti risultino nelle liste dei disoccupati. Prevediamo anche la possibilità, per i fuori sede, di votare dai luoghi di dimora, in caso di referendum. Nello specifico, avevamo proposto la possibilità, sempre per i fuori sede, di votare presso i tribunali del territorio di riferimento del luogo di domicilio, per qualsiasi tipo di elezione, ma i partiti di maggioranza non sono stati d'accordo. La proposta di legge per le “elezioni pulite” arriverà all'esame dell'Aula di Montecitorio il prossimo lunedì 13 febbraio. Si potrebbe approvare, in entrambi i rami del Parlamento, in una settimana, in modo che gli italiani possano tornare subito alle urne". “Noi del M5S, infatti, vogliamo andare a votare al più presto – conclude - evitando che si tiri a campare fino al 2018, e vogliamo farlo con delle ‘elezioni pulite’. E gli altri?”.