(ASI) "Il governo non tolga ai cittadini il diritto di esprimersi nella consultazione referendaria già indetta per il 12 e 13 giugno. Capiamo le difficoltà di un esecutivo che, essendo sempre più impopolare, teme giustamente il giudizio degli elettori".
Così dichiara Stella Bianchi, segretaria del Pd e responsabile ambiente in una nota, aggiungendo: "Il governo ha già rifiutato l'accorpamento del referendum con le amministrative e ha quindi deciso di sprecare in questo periodo di crisi ben 300 milioni di euro. Non considerandosi al riparo da una sonora bocciatura, ha quindi escogitato un improvviso dietrofront rispetto al proprio piano sbagliato di ritorno al nucleare e sarà la Cassazione a valutare se questa retromarcia sia sufficiente a non sottoporre il quesito referendario ai cittadini. Ora sarebbe davvero molto grave se il governo cercasse di non far esprimere gli elettori a difesa dell'acqua pubblica e contro la privatizzazione forzata imposta dal governo Berlusconi. I cittadini hanno il diritto di esprimersi e sarebbe ora che anche il governo rispettasse pienamente ogni istituto della democrazia, incluso quelli di democrazia diretta previsti dalla nostra Costituzione. E trovasse anche il coraggio di sostenere fino in fondo di fronte agli elettori le scelte sbagliate che ha imposto al paese a colpi di fiducia".