(ASI) Civitanova Marche - "Il terremoto nel centro Italia è stato devastante. Abbiamo visto per settimane una enorme quantità di video e foto di abitazioni crollate e strade distrutte. Eppure camminare tra queste macerie è impressionante. Quanto è piccolo l'uomo dinanzi alla forza della natura. Non dovremmo dimenticarlo mai.
Dopo questo terribile terremoto a puntate, il Paese si è scoperto migliore di come viene spesso raccontato. L'ondata di solidarietà è stata straordinaria. La protezione civile e le forze dell'ordine sono state all'altezza. Le istituzioni democratiche a tutti i livelli, a partire dai comuni, hanno fatto la propria parte. Certo, la fase più difficile arriva ora. La ricostruzione edilizia e la ripartenza economica e sociale richiederanno molto impegno, ma in questa occasione e l'Italia ha dimostrato di essere un grande Paese.
Arriviamo a Fabriano da Roma con un regionale veloce. In treno Antonio offre servizio ai viaggiatori vendendo bibite, biscotti e panini. Mi riconosce e chiede a me e a Nicola che mi sta accompagnando, se si può aiutarlo a diventare regolare. Sarebbe una buona idea per migliorare la qualità dei treni regionali creando qualche buon posto di lavoro in più.
Alla stazione ci aspettano Gianluca, mio caro amico e giovane capogruppo del Pd nelle Marche, Massimo e Alessandro, sindaco di Matelica.
La prima tappa è in un'azienda importante nel suo Comune. Producono bombole e sono i primi in Italia. Penso a cosa sarebbe accaduto se il terremoto fosse arrivato durante l'orario di lavoro e non alle 7 di domenica mattina. Il terremoto ha distrutto 1500 metri quadrati dei 6000 che costituivano l'azienda. Eppure sono ripartiti. Con coraggio. E hanno bisogno del massimo sostegno. Incontro proprietà e sindacati, mi chiedono le stesse cose. Nonostante le grandi difficoltà, c'è tanta voglia di rialzarsi ed è bello per me vedere come impresa e lavoratori spingono esattamente nella stessa direzione. I sindacati sono un pezzo della nostra democrazia. Il Pd non può dimenticarlo come invece ha fatto spesso negli ultimi anni. Abbiamo dato la sensazione che ogni occasione fosse utile per mettere la loro testa sotto i piedi. Così finisci solo per negare la tua storia e tirare la volata alla destra.
Dopo andiamo all'Università di Camerino e poi all'Università di Macerata. Due centri importanti per questo territorio e non solo. Il terremoto ha colpito anche qui. Alcuni spazi non sono utilizzabili, ma l'attività va avanti. Rettori, professori, studenti hanno come primo obiettivo quello di aiutare il territorio di cui sono parte. Non vogliono arrendersi.
Alle 21 ultima tappa a Civitanova. Assemblea con molte persone. Ascolto tanti interventi. C'è voglia di cambiare il Pd. Qualcuno si sente con un piede già fuori. Io insisto. Si sta dentro e si lotta per cambiarlo. Ce la faremo.". Lo scrive nel suo profilo facebook il deputato del Pd Roberto Speranza.
Fonte foto: https://www.facebook.com/robersperanza/?nr