(ASI) Le soluzioni del governo sulle banche hanno trovato la forte critica dei partiti dell'opposizione. Vi riportiamo le posizioni del M5S, dei Fratelli d'Italia, Federconsumatori.
Salvataggio Banche: FDI presenta PDL, rendere pubblico elenco persone con debiti superiori a 100 mila euro
(ASI) “Nel caso in cui, con erogazioni di denaro o con l'accensione di linee di credito speciali o con la concessione di prestiti a titolo oneroso o non oneroso o sotto qualsiasi altra forma d'intervento finanziario, lo Stato o enti pubblici o organismi pubblici o anche semplicemente partecipati dallo Stato o da enti od organismi pubblici, concorrano al riequilibrio finanziario o al salvataggio di una banca o di un istituto di credito o di una cassa di risparmio o di un qualsiasi altro istituto o azienda operante nei campi del credito e della finanza, è fatto obbligo allo Stato o agli enti pubblici eroganti pretendere dalle aziende o dagli istituti beneficiari dell'intervento pubblico l'elenco delle persone fisiche e giuridiche eventualmente esposte con debiti verso quegli stessi istituti per cifre superiori ai 100 mila euro e con la sola deroga per le persone fisiche o giuridiche titolari di mutui per l'acquisto della prima casa, e di darne adeguata pubblicità, anche in deroga alle vigenti normative sulla "privacy" e sul "segreto bancario". Questo il testo di una proposta di legge che presenterà Fratelli d’Italia, primo firmatario Ignazio La Russa.
Banche: M5S: "Commissione è farsa, PD fa la verginella"
(ASI) Roma – “'Il via libera dato della Camera dei deputati all'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario è una farsa: abbiamo fondati dubbi che tale commissione prenderà mai il via. Il PD dopo aver approvato il bail in e aver derubato 130 mila famiglie tramite il famoso Decreto salva banche oggi fa la verginella, fingendo di rendersi conto solo ora che sono stati compiuti errori madornali”. Così i deputati M5S in commissione Finanze.
“Oggi, attraverso la nostra mozione, abbiamo proposto 19 punti per risolvere i danni creati dal PD e ripristinare ordine nel sistema bancario ma ne è stato approvato soltanto uno, quello relativo all’istituzione di detta commissione. Tra i punti bocciati, che andavano al cuore del problema, segnaliamo quello che prevedeva di eliminare o, al più, modificare, l’efficacia della direttiva sul bail-in. Respinte anche le nostre richieste per rivedere la disciplina europea sugli aiuti di Stato, sollecitare l’avvio di campagne di informazione sul bail in, fare piena trasparenza sui finanziamenti erogati dalle banche italiani e su chi li ha autorizzati, vigilare affinché i finanziamenti della BCE siano indirizzati verso l’economia reale, risarcire gli obbligazionisti subordinati che hanno perso i propri risparmi a seguito dell'applicazione delle nuove norme sul bail-in, riformare adeguatamente e rendere più severe le norme del codice penale in merito ai reati più comuni attuati ai danni dei patrimoni bancari, agevolare il ricorso allo strumento della class action collettiva. Tutto questo e altro ancora è stato gettato nel cestino perché quando si è trattato di andare al nocciolo della questione Pd e maggioranza hanno tirato i remi in banca, mostrando la loro vera intenzione: fare soltanto finta di agire”.
Banche Venete: il 15% proposto è un'elemosina. Federconsumatori proseguirà azioni penali e civili per rendere giustizia ai risparmiatori.
(ASI) "Ieri si è tenuto il Consiglio di Amministrazione congiunto di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, a cui è seguita una conferenza stampa sempre congiunta. Nell'ambito di tale riunione le banche hanno definito un piano di rimborsi che prevede: Per Veneto Banca un rimborso pari al 15% del valore netto delle azioni acquistate dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2016, dedotte le vendite. Tali azioni, a seguito del rimborso, rimangono comunque nel portafogli del cliente. Stesse modalità per Banca Popolare di Vicenza, che prevede però un rimborso di 9 Euro ad azione (pari, appunto, a circa il 15%). In entrambi i casi tale proposta di rimborso è valida solo per le persone fisiche, le società di persone e le onlus. Per aderire a tale proposta il termine ultimo è il 15 marzo 2017. A chi accetta le banche riservano inoltre alcune offerte commerciali quali il conto corrente a zero spese, il mutuo a zero spese, nonché un time deposit a tassi vantaggiosi. Le banche, infine, hanno annunciato l'intenzione di aprire un tavolo con le Associazioni rappresentative dei risparmiatori, per definire un protocollo di conciliazione per i casi economicamente più svantaggiati. A nostro avviso l'insieme di proposte avanzate dai due istituti è del tutto insoddisfacente ed iniquo. I rimborsi irrisori sono irrispettosi dei risparmiatori inconsapevoli della rischiosità delle azioni acquistate. Non dimentichiamo, infatti, che nell'ambito di tale vicenda sono ipotizzati alcuni reati, quali aggiotaggio ed alterazioni di bilancio, con condotte che non hanno permesso ai cittadini di decidere in maniera consapevole in relazione ai propri investimenti. Il termine di 10 anni di responsabilità contrattuale, inoltre, è del tutto arbitrario ed inaccettabile, dal momento che esclude dalla possibilità di ottenere un rimborso molti cittadini, specialmente pensionati, che avevano acquistato le azioni ben prima del 2007. Riteniamo che se le banche venete vogliono recuperare mercato e ricostruire la fiducia da parte dei risparmiatori non è questa la strada giusta. La Federconsumatori, alla luce della proposta di rimborso paragonabile a un'elemosina, proseguirà le azioni penali e civili intraprese, non escludendo il ricorso all'ACF. L'unico tavolo al quale siamo disposti a sederci con le banche in questione è quello teso alla definizione di rimborsi equi e dignitosi, che si basino su criteri oggettivi e prendano in considerazione le gravi violazioni della normativa bancaria messe in atto ai danni dei risparmiatori". E' quanto dichiara la nota dell'Ufficio Stampa della Federconsumatori Nazionale.
Commissione Inchiesta Banche: Rampelli (Fdi-An): "Soddisfatti per la convergenza di PD e Forza Italia"
(ASI) “Siamo soddisfatti che finalmente anche il Partito Democratico abbia accolto con favore la nostra proposta di istituire una commissione d’inchiesta sul sistema bancario, presentata da FDI a febbraio del 2016. Di questa proposta abbiamo più volte chiesto una calendarizzazione che forse oggi sarà difficile negare o forse sarà possibile solo perché la legislatura volge al termine... Era il tempo degli scandali che travolgevano la Banca d'Etruria e non solo, punendo centinaia di migliaia di risparmiatori”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
DL Banche, Meloni: "Da FdI emendamenti per sapere lista debitori MPS e regolare aiuti pubblici a istituti credito"
(ASI) «Vogliamo che sia resa pubblica la lista dei 100 maggiori debitori di MPS visto che ora, con il salvataggio pubblico, la banca è di proprietà di tutti gli italiani. Fratelli d’Italia presenterà al dl banche all’esame del Parlamento degli emendamenti per regolare gli aiuti pubblici agli istituti di credito: divieto di distribuzione di utili e dividendi per 5 anni, azzeramento dei bonus dei manager, tetto al compenso di manager e dirigenti sullo stesso livello dei dipendenti pubblici, indagine automatica sui maggiori debitori insolventi e pubblicazione dei loro nomi. Questo per evitare che con la scusa di “salvare il sistema del credito” si continuino a salvare solo i banchieri amici e tutto il circuito opaco che caratterizza il rapporto tra banche e una certa politica. Sono proposte che facciamo da anni in totale solitudine ma visto che ora tutti dicono di essere favorevoli a cambiare le regole, vedremo in Parlamento se alle parole seguiranno i fatti. Altrimenti sarà solo l’ennesima presa in giro ai danni degli italiani». È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Redazione Agenzia Stampa Italia



