(ASI) "La Banca Centrale Europea ha negato a Monte dei Paschi la proroga che aveva richiesto per effettuare l'aumento di capitale. Quindi MPS deve trovare 5 miliardi entro il 31 dicembre, impresa titanica e si torna a parlare di un aiuto di Stato.
Il governicchio Renzi Alfano lascia una Nazione allo sbando. Si sa da mesi, da anni, che c'è un problema MPS, ma come per tutti gli altri problemi, il Governo non ha una strategia. Fratelli d'Italia non è disposta ad assistere all'ennesimo regalo fatto ai banchieri. Abbiamo da tempo fatto le nostre proposte: vogliamo una legge che preveda che una banca che riceve aiuti pubblici sotto qualsiasi forma sia sottoposta a vincoli stringenti: divieto di distribuzione di utili e dividendi per 5 anni; divieto di bonus e premi per i manager e i dirigenti; tetto ai compensi per manager e dirigenti con gli stessi limiti previsti per i dipendenti pubblici; verifica di tutti i crediti concessi e nei casi più gravi, come MPS, interdizione a vita per gli amministratori incompetenti di gestire altri istituti bancari. Perché altrimenti è troppo facile fare i banchieri: quando ci sono guadagni sono privati, quando ci sono perdite diventano un problema pubblico. Se MPS non è in grado di salvarsi sul mercato, si faccia prima una legge come quella richiesta da FdI e solo dopo intervenga lo Stato attraverso l'acquisto di azioni di MPS e una nazionalizzazione di fatto della banca, per poi rimetterla sul mercato appena possibile