(ASI) "Le dichiarazioni rilasciate dal ministro Romani in aula al Senato confermano il sospetto che le modifiche proposte dal governo al decreto sul nucleare non significano la rinuncia a un progetto ormai palesemente insensato, ma servono soltanto a guadagnare tempo, evitando il referendum di giugno. Si tratta, in sostanza, di un inganno perpetrato dal governo ai danni degli italiani".
Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
"Per questo il Pd, contrario al programma di ritorno al nucleare da ben prima della tragedia giapponese - proseguono Della Seta e Ferrante - non può condividere questa scelta. Se davvero governo e maggioranza intendono rinunciare definitivamente al rilancio atomico hanno una via trasparente e lineare: abrogare esattamente tutte le norme oggetto del quesito referendario e dire con chiarezza e responsabilità al Paese che il nucleare per l'Italia è un'opzione non più all'ordine del giorno".