(ASI) Intervista gentilmente concessa in esclusiva per Agenzia Stampa Italia dall’On. Pietro Laffranco a margine della conferenza tenuta a Magione (PG), nell’ambito delle ragioni del “NO” al referendum costituzionale.
- On. Laffranco ci potrebbe spiegare le ragioni del “NO” al referendum costituzionale?
Dobbiamo andare a votare e votare “no” perché questa non è una riforma che migliora la vita dei cittadini. Si tratta di una riforma che peggiora il testo della costituzione, che non facilità le aziende, non facilita le famiglie. Si tratta di una riforma, questa voluta da Renzi, che in realtà è solo una bufala perché non velocizza il processo di approvazione delle leggi. Non abolisce il senato. Non diminuisce realmente i costi della politica. In buona sostanza è il solito modo di fare politica di Renzi che cerca di buttare fumo negli occhi dei cittadini solo per poter dire “ho fatto una riforma attesa da trent’anni”.
- Secondo lei il la vittoria finale del “SI” oppure del “NO”, avrà un impatto sulla solidità e stabilità dell’esecutivo?
Questo è un problema di Renzi. In realtà si vota sul referendum. Certo, visto che in mille giorni non è riuscito a rilanciare l’economia, non ha creato nuovi posti di lavoro, non ha fermato l’invasione degli immigrati, non ha tutelato l’interesse nazionale in Europa, se qualcuno vota “NO” anche per mandare a casa Renzi, non ci vedrei nulla di strano. Dipende da quello che decideranno Renzi stesso, che ha voluto personalizzare il referendum, e soprattutto il presidente della repubblica cui compete per dettato costituzionale verificare se c’è ancora una maggioranza, ma insomma si vota sul merito della riforma. Sul merito della riforma, che che ne dica Renzi, la stragrande maggioranza degli italiani, o almeno quelli almeno che si sono sforzati di leggere il testo, voteranno “NO”.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia