(ASI) Reggio Calabria - "Sono trascorsi oltre dieci giorni dall’azzeramento della giunta comunale di Reggio Calabria e, alla faccia degli attoniti reggini, tutto tace e non vi è nessuna intenzione di nominarne una nuova.
E’ del tutto evidente che l’azzeramento dell’esecutivo comunale, atto assolutamente inusuale e straordinario, ha rappresentato la piena 'auto-certificazione', da parte del sindaco Falcomatà, del suo totale fallimento, a due anni dall’insediamento.
Ebbene, nonostante le pesantissime condizioni della città, assistiamo, ancora una volta, all’indifferenza e al lassismo del sindaco, il quale, alla stregua di un novello sultano, non sente il dovere morale di dare un governo ad una città ormai senza guida e senza bussola.
Tutto ciò, a parte gli aspetti collaterali, evidenzia una concezione padronale e personale delle Istituzioni e della democrazia che, evidentemente, ormai sono il mantra dominante del PD di Renzi e del suo osannante adulatore Falcomatà, noto solo e soltanto per i selfie con il Pinocchio di Rignano sull’Arno.
La città sta drammaticamente sprofondando in un punto di non ritorno; nei due anni di giunta Falcomatà non è stato prodotto assolutamente nulla in nessun setttore: lo zero assoluto.
I reggini, che in assoluta buona fede avevano creduto in una reale svolta della città, sono unanimemente convinti della totale inadeguatezza politico-amministrativa del sindaco Falcomatà.
Ma, come se non bastasse, viviamo un particolare momento e crocevia dal quale la città rischia di uscirne definitivamente massacrata.
Un esempio su tutti: l’aeroporto 'Tito Minniti'.
E’ bene affermare che, al di là delle chiacchiere e delle inutili promesse legate solo ed esclusivamente alla campagna referendaria, senza la presenza dei voli effettuati da Alitalia, il 'Tito Minniti' sarà definitivamente chiuso. Tenuto conto degli atti incontrovertibili presenti nel nuovo piano industriale di Alitalia non si tratta di un’ipotesi cervellotica, ma è una realtà imminente e dietro l’angolo.
Rispetto a questa tragedia sociale che sancirà il definitivo e voluto isolamento della città, un sindaco degno di questo nome avrebbe dovuto fare sentire, con ogni mezzo, tutto il suo peso nei confronti del suo governo e del suo partito che vogliono e, in alcuni casi, teorizzano spudoratamente la necessaria marginalizzazione di Reggio.
Invece, sia la vicenda aeroporto che quella legata al radicale cambiamento di linea in merito alla costruzione del Ponte sullo Stretto hanno evidenziato la macroscopica mancanza di influenza e autorevolezza politica di Falcomatà, il quale è solamente attento ad obbedire pedissequamente ai vergognosi diktat di Renzi che, come abbiamo visto, sono antitetici con gli interessi reali di Reggio, dei reggini e dei calabresi.
Purtroppo, nulla di buono attende la città; una città 'governata', per così dire, da un sultano piccolo piccolo che, addirittura, non intende neanche dare un’amministrazione alla nostra Reggio". Lo afferma con una nota Ivan Tripodi, Segretario cittadino PCI Reggio Calabria.