(ASI) “Recenti drammatici fatti di cronaca riportano in primo piano una questione che la politica ha il dovere di affrontare e di regolamentare, quella dei medici obiettori. Il servizio sanitario pubblico deve infatti garantire, attraverso una organizzazione adeguata delle strutture ospedaliere e del personale in servizio, la presenza nei reparti di un numero di medici non obiettori che sia almeno pari a quello dei medici obiettori.
Una mia proposta di legge in materia, presentata già due anni fa, chiedeva l’applicazione delle disposizioni della legge 194 del 1978, prevedendo che almeno il 50 per cento del personale in turno non sia obiettore di coscienza. Il Parlamento si metta immediatamente al lavoro per sanare una situazione di confusione e di pericolo in modo da assicurare adeguata assistenza alle donne che sono costrette a sottoporsi ad aborto terapeutico”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati.