(ASI) Roma - Il gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) è un'opera inutile, illegittima e, non in ultimo, è mancato il rispetto del termine di inizio dei lavori, imposto dall'autorizzazione unica concessa.
«L'autorizzazione al Tap deve essere considerata scaduta»: lo ha detto il deputato M5S Diego De Lorenzis nel corso di una interrogazione in Commissione Trasporti.
«Come avevamo denunciato già mesi fa - dichiara il portavoce - anche in Procura, dopo aver rifiutato la giustificazione che la Società Tap potesse decidere in autonomia come iniziare i lavori, non si possono considerare iniziati i lavori se solo si recinta una zona circa 100 metri, la si transenna con una rete plastificata e si appende un cartello con la scritta “area di cantiere” ».
«Nessuno ha controllato - tuona De Lorenzis - Anzi lo stesso Ministero dell’Ambiente in una nota aveva smentito il Ministero dello Sviluppo Economico che all’indomani del finto inizio dei lavori aveva sostenuto la regolarità del cantiere. La risposta di oggi conferma i nostri peggiori timori sulla assoluta mancanza di legalità e trasparenza su quest’opera! - continua il portavoce - È chiaro che tutta la questione è intrisa da malaffare visto che, secondo i magistrati della Procura di Milano, l’ex deputato comasco dell’Udc, Luca Volontè, ora indagato per corruzione e riciclaggio, avrebbe intascato una tangente da due milioni e 390mila euro data dal governo dell’Azerbaijan per sostenere le posizioni politiche dello Stato straniero dietro il pagamento di denaro».
«Nel frattempo TAP sta pubblicizzando i finanziamenti - precisa De Lorenzis - che ammontano fino a 25 mila euro ciascuno, da dare alle associazioni che hanno presentato progetti all'interno dell'iniziativa "TAp-Star" svelando che l’unico modo di procedere di cui sono capaci è volersi comprare il consenso dell'opinione pubblica come fossimo una colonia».
«Il Governo continua a mentire vergognosamente - conclude De Lorenzis - il Ministero dello Sviluppo Economico ha ammesso l’inizio dei lavori, ma in evidente violazione delle prescrizioni ante operam a tutt’oggi mancanti. In ogni caso non resta che dichiarare scaduta la concessione, comunicare all’Europa le violazioni commesse da TAP e bloccare l’opera».