(ASI) Roma – In merito all’inquinamento da PFAS nelle acque di alcune province del Veneto il ministero della Salute, rispondendo all’interrogazione del deputato del Psi Oreste Pastorelli, conferma quanto già riferito dall’Istituto Superiore di Sanità.
I dati forniti infatti “confermano fenomeni di accumulo delle sostanza in esame nei pazienti esposti con una significatività di p<0.05”, afferma il dicastero presieduto da Beatrice Lorenzin. “Lo studio sugli allevatori – prosegue – è tuttora in corso: la Regione Veneto è in fase di arruolamento dei soggetti, per cui l’Istituto è in attesa di ricevere i campioni sui quali effettuare l’analisi”. Relativamente all’analisi genetica, i dati ottenuti “indicano che non c’è relazione tra i livelli di dose interna dei PFAS e il genotipo analizzato. Pertanto, la dose interna così come evidenziata dallo studio di biomonitoraggio è determinata essenzialmente dall’esposizione esterna e non dalle caratteristiche genetiche individuali studiate”.