(ASI) “Lo stato delle infrastrutture ferroviarie in Umbria è critico e a dimostrarlo c'è anche, per una regione così piccola, la quantità di lavori sulla rete che devono essere effettuati cui il Governo stesso ha fatto riferimento.
Quindi, continuiamo ad interrogare il Ministero perché c'è bisogno di provvedimenti urgenti: è impensabile che, come accaduto per alcuni dei progetti di raddoppio previsti, vedi iltratto Spoleto-Campello, si debba attendere per altri vent'anni lasciando il servizio ferroviario locale così com'è oggi”. A dirlo la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano replicando al sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caroin merito all'interrogazione presentata sull'isolamento infrastrutturale dell'Umbria.
“Sappiamo bene – hacontinuato – che i lavori per i raddoppi dei tratti Spoleto-Campello e Spoleto-Terni sono iniziati nel 2001 ma il problema è che siamo nel 2016 e non ci sono progressi. Torniamo, quindi, a chiedere di velocizzare almeno quello sulla Spoleto-Campello: sono dieci chilometri di linea, i lavori ne hanno interessato solo 3,5, doveva essere consegnato nel 2015 ma è ancoratutto fermo. Almeno per questo intervento, ci dovrebbe essere l'impegno a consegnarlo entro un anno. Facciamo riferimento proprio aquesto progetto – ha spiegato Galgano – perché quel tratto è particolarmente impervio e il binario unico costringe i treni afermarsi causando notevoli ritardi. Si pensi soltanto che i perugini non prendono il convoglio Perugia-Roma ma arrivano in auto fino alla stazione di Orte pur di evitare i ritardi”.
“Inoltre, visto il passaggio dell'Alta velocità ad Arezzo e dato che sulla linea attuale umbra possono transitare treni ad alta velocità – ha detto ancora la deputata – invece di far partire un Frecciargento direttamente da Perugia, che potrebbe non essere competitivo, si potrebbe pensare a far arretrare un convoglio da Arezzo che dista solo 60 chilometri. Una soluzione che semplificherebbe anche i calcoli relativi alla fruibilità dell'area e comporterebbe vantaggi in termini di riduzione dei tempi di percorrenza verso Milano e Napoli. Chiediamo quindi – ha chiuso Galgano - di valutare la fattibilità di questa ipotesi e comunque che anche per l'Umbria,come sta accadendo per le altre regioni, si proceda con interventi celeri perché la situazione così com'è oggi, non è più sostenibile”.