(ASI) Roma - “La campagna sulla fertilità femminile è stata così socialmente e culturalmente imbarazzante da spingere il ministero della Salute a un goffo dietrofront. Intanto però questa campagna è stata pagata con i soldi dei cittadini italiani. Vorremmo sapere se da parte del ministro ci sia stato un evidente errore oppure se la sua idea era quella di realizzare una campagna di parte per far contento qualcuno. Per questo chiederemo con un’interrogazione parlamentare quanto è stato speso dal ministero, quali sono stati i soggetti che hanno realizzato la campagna e chi l’ha autorizzata. Su questo episodio è necessario fare chiarezza”. Così la capogruppo M5S alla Camera Laura Castelli.
“Inoltre - spiega la deputata Silvia Giordano - vogliamo sapere precisamente cosa ha fatto questo esecutivo per il sostegno alle famiglie, a parte le ridicole operazioni spot. Questo Paese ha bisogno di investimenti seri su asili nido e scuola primaria, investimenti che non ci sono e che dimostrano come il nostro stato sociale non supporta in alcun modo chi decide di avere dei figli”.