(ASI) Il 19 agosto del 1954 scompariva Alcide De Gasperi, uno dei padri della nostra storia repubblicana. La sua tensione esistenziale fu una cosa sola con la sua missione politica che fu messa totalmente al servizio del Paese. Fu l'uomo che seppe costruire le premesse per la rinascita morale ed economica del nostro Paese.
Con lungimirante lucidità portò l'Italia a superare le distruzioni materiali della seconda guerra mondiale e le ancora più laceranti devastazioni portate dalla vera e propria guerra civile che contraddistinse la fine del nazifascismo. Una missione che trovò, proprio nei lavori della Costituente, uno dei momenti più alti della sua azione politica. E proprio totus politicus fu Alcide De Gasperi: nelle lettere dalla prigione del 1927 rivendicava il ruolo e la funzione della politica, intesa come missione totalizzante al servizio del bene comune. Posizione ancora più importante per la contingenza storica in cui si trovava a vivere.
Una dimensione quanto mai importante e che rappresenta un modello di riferimento contro facili quanto demagogiche derive populiste. De Gasperi fu l'uomo delle riforme e del realismo. Una tensione morale che rappresenta una eredità di grandissima attualità. Oggi ricordiamo un gigante a cui dobbiamo tanta parte delle nostre conquiste democratiche. Dichiarazione di Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale del PD.