(ASI) “E’ spiazzante ma anche preoccupante sentire le parole del Ministro dell’Interno pronunciate in occasione del Ferragosto che si possono sintetizzare in un 'va tutto bene madama la marchesa', quando il Presidente del COPASIR, il Sen. Giacomo Stucchi, soltanto qualche giorno prima, aveva dichiarato che siamo a rischio di sbarchi di estremisti islamici nel nostro paese vista la mutata situazione in Libia. Denuncia la Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.
“Già questo disaccordo tra il Ministro ed il Presidente del COPASIR la dice lunga sulla reale situazione della sicurezza nel nostro paese - dichiara il Segretario nazionale del sindacato, Stefano Spagnoli – Ci si aspetterebbe che il Ministro riceva e divulghi le informazioni ricevute dal Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, organismo di coordinamento e supervisione dell’intelligence italiana, che, senza alcun dubbio, è necessariamente informato ed aggiornato più di chiunque altro sul fronte del terrorismo islamico e dei relativi rischi, ed invece no! Il Ministro smentisce il Presidente Stucchi ed afferma che non siamo a rischio di infiltrazioni di terroristi islamici pur non essendo a rischio zero. Aggiunge altresì che sono stati rafforzati i controlli sugli obbiettivi sensibili e che fin’ora il sistema ha tenuto. Ora – continua Spagnoli – vorremmo sapere dal titolare del Viminale con quali uomini sarebbero stati rinforzati gli obbiettivi sensibili visto che le forze di Polizia sono sotto organico di circa 48000 unità.
Se Alfano pensa che mettendo 4 militari piuttosto che 2, davanti ad un obbiettivo ritenuto a rischio, si garantisce la sicurezza si sbaglia, e di grosso, poiché la sicurezza, sebbene l’impiego dei militari sia assolutamente importante come supporto, la si fa con la prevenzione, e la prevenzione la si fa con le forze dell’ordine sul territorio che controllano ed identificano le persone sospette e non con una mera vigilanza armata che nulla potrebbe nei confronti di chi può girovagare liberamente in ogni dove. E poi – prosegue il segretario nazionale – cosa vuol dire “il sistema di prevenzione anti terrorismo sin qui ha retto” ? A quale sistema si riferisce visto che non è neanche in sintonia con il COPASIR. Non vorremmo che sia stato il sistema “Provvidenza” a far sì che l’Italia fino ad oggi non sia stata obbiettivo di attacchi terroristici di matrice islamica.
Signor Ministro – conclude Spagnoli – il “Sistema”, come lo ha chiamato Lei, per offrire garanzie di sicurezza certe, ha bisogno di uomini, risorse economiche, disposizione di legge adeguate, mezzi e strumenti che oggi purtroppo non ha;
e non lo diciamo soltanto noi ma lo ha detto anche il Presidente del COPASIR.
La propaganda politica, fine a se stessa, andrà bene finchè tutto andrà bene"...!