(ASI) Stiamo vivendo il momento più duro della crisi: i recenti dati Istat mostrano come il potere d'acquisto delle famiglie sia sempre più debole e come sia impossibile per queste riuscire a risparmiare denaro ed arrivare a fine mese. Il ceto medio italiano, in procinto di scivolare sotto la soglia della povertà, è quello ha risentito fin'ora maggiormente dei danni della recessione.
Diversa è la situazione per i più abbienti (manager, politici, banchieri, industriali ecc ecc...) i cui guadagni invece di diminuire sono sempre e solo andati ad aumentare.
A conferma di tutto ciò, fa riflettere la voce secondo la quale Cesare Geronzi ha ottenuto dalle Generali un pagamento di 20 milioni di euro a seguito delle sue dimissioni: Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, non si è fatto sfuggire l'occasione di lanciare una dura critica a riguardo affermando: “Geronzi, dopo un anno, si è dimesso dalla Presidenza delle Generali e si vocifera che abbia ottenuto una buona uscita di 20 milioni di euro equivalenti a oltre 50.000 euro per ogni giorno di lavoro. Se questo dato fosse vero, ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio insulto ai cittadini italiani che sono costretti a vivere con stipendi non adeguati. Si tratta di una situazione vergognosa ed intollerabile e rivendichiamo che il Parlamento metta un tetto alle retribuzioni e ai premi da elargire ai manager, altrimenti sarà corresponsabile di questa ingiustizia."
Intanto, come se non bastassero i preoccupanti dati Istat, è arrivata ieri la notizia circa un aumento di un quarto di punto del tasso di riferimento (Refi) da parte della Banca centrale europea. In termini pratici questa decisione comporterà che il costo del denaro sarà ulteriormente più caro e che tutte le persone e le famiglie che hanno contratto un mutuo vedranno aumentare inesorabilmente le proprie rate.
Non è strano constatare come uno Stato, definito democratico e che dovrebbe avere a cuore il benessere dei propri cittadini, permetta un generale deterioramento della condizione di vita dei cittadini e un'ingiustizia sociale così marcata?
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