(ASI) Con il numero di cinghiali che è raddoppiato negli ultimi dieci anni raggiungendo la cifra record di oltre un milione con gravi danni per le produzioni agricole ma anche per la sicurezza dei cittadini nelle campagne e anche nelle città, è importante l’ impegno congiunto del Governo e delle Regioni.
E’ quanto afferma la Coldiretti, che aveva convocato migliaia di agricoltori in piazza Duomo a Firenze per sollecitare interventi concreti, nel commentare positivamente la lettera del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ai presidenti delle Regioni in cui si sottolinea che “E' doveroso rivolgere un forte invito a un’efficace gestione del cinghiale, tale da prevenire squilibri ecologici e danni all’ambiente naturale e alle colture" e si auspica "un intervento dei governatori per una migliore gestione della specie", nel periodo estivo e con l’imminente apertura della stagione venatoria. Un vero e proprio esercito di cinghiali – sottolinea la Coldiretti - assedia oggi le campagne italiane con attacchi quotidiani alle colture, radendo al suolo campi di grano, mais, orzo, ma anche le produzioni tipiche, dalle castagne al farro, delle mele all’uva che gli agricoltori hanno salvato in questi anni dall’estinzione per poi rischiare di vederle sparire a causa della pressione dei selvatici. Un problema che – conclude Coldiretti – mette a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole, soprattutto nelle aree interne, ma anche l’assetto idrogeologico e lo stesso ecosistema, sconvolto dalla presenza eccessiva dei selvatici ormai fuori controllo, senza dimenticare le preoccupazioni sul profilo sanitario con il rischio di contagi degli animali allevati