(ASI) Oggi è trascorso un anno dall’approvazione della Buona Scuola, ovvero un anno da quando, dopo anni di tagli, il Governo Renzi è tornato ad investire nell’infrastruttura democratica più importante del Paese, come certificato dalla Corte dei Conti. Una vera sterzata negli investimenti.
Gli oltre 90.000 insegnanti assunti sono il più grande piano di assunzioni mai realizzato dallo Stato negli ultimi 20 anni.
In ogni scuola sono arrivati 6 o 7 insegnanti in più per ampliare l’offerta formativa, per combattere la dispersione, per aprire le scuole il pomeriggio, per migliorare gli apprendimenti con la compresenza in classe. Raddoppiato il Fondo di Funzionamento delle scuole, 1 miliardo per il Nuovo Piano per la Scuola Digitale, 52 edifici scolastici innovativi e un piano triennale per l’edilizia scolastica di 3 miliardi e 700 milioni di euro per rendere le scuole sicure e soprattutto luoghi in cui sia bello vivere e studiare. I 500 euro per i consumi culturali degli insegnanti, sono il riconoscimento del motore intellettuale che costituiscono per il nostro Paese.
Dopo il nuovo concorso per 64712 posti (il quintuplo dei posti rispetto a quello del 2012) e la mobilità straordinaria, sarà finalmente garantita la continuità didattica per gli studenti.
Ci sono deleghe importanti nella legge 107 che il Governo sta per attuare e che sapranno rappresentare bene cosa per noi è l’educazione e l’istruzione. Non un luogo in cui si certificano le differenze sociali, ma un luogo in cui si aiutano bambine e bambini, ragazze e ragazzi a recuperare gli svantaggi di partenza e scoprire quale può essere la scintilla che illumina la vita.
Abbiamo bisogno della collaborazione e della partecipazione di tutti per cambiare il nostro Paese. Insegnanti, studenti, famiglie e personale scolastico possono essere la punta avanzata della vera innovazione perché l’Italia cambia, se cambia la scuola.
Dichiarazione di Francesca Puglisi, responsabile Scuola, Università e Ricerca del PD.