(ASI) “Nella narrazione renziana il Jobs Act avrebbe dovuto risollevare le sorti del mercato del lavoro in Italia, dando nuovo spazio ai giovani e rilanciando l’occupazione . Abbiamo sin dall’inizio denunciato l’imbroglio di un provvedimento che non crea nuovi posti di lavoro, che droga il mercato con incentivi a pioggia per le imprese, che non crea stabilita’ ma solo contratti a tutele crescenti, ben altra cosa rispetto ad un tempo indeterminato”. Lo sostiene in una nota il presidente dei deputati di Fi Renato Brunetta. “Adesso l’Inps del nominato da Renzi, Tito Boeri”, sottolinea, mostra un dato “peggiore anche rispetto al 2014 (+122.188 posti stabili in cinque mesi), anno nel quale il Jobs Act ancora non esisteva”. “Morale della favola? Si dimezzano gli incentivi e si sgonfia la bolla propagandistica messa in piedi da Renzi e Poletti. Invece di costruire una riforma del lavoro degna di questo nome i due compagnucci hanno solo pensato a regalare soldi pubblici in cerca di riscontri numerici immediati. Oltre il danno la beffa. Numeri nerissimi, mercato del lavoro in crisi. Ci hanno fatto perdere due anni. Dilettanti allo sbaraglio”, conclude la dichiarazione il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta..