(ASI) Roma - “Come al solito la montagna partorisce il topolino. Il governo succube delle lobby e dei poteri forti non è in grado di fare quell’opera di pulizia e di taglio degli sprechi che sarebbe necessaria sul fronte partecipate”. Lo denunciano i deputati del M5S con una nota emanata dall' Area Comunicazione M5S Camera.
“Il ritorno in Parlamento del decreto legislativo Madia e i cambiamenti apportati segnano l’ennesimo fallimento di Palazzo Chigi che solo a chiacchiere sconfigge il poltronificio e la clientela delle società pubbliche. D’altronde, questi partiti e questa politica si nutrono di certi sperperi e del consenso che creano. Come potrebbero farne a meno?”, si chiede in particolare Giorgio Sorial, il deputato Cinquestelle che ha seguito da vicino la riforma in Commissione Bilancio.
“I tempi di cancellazione delle partecipate che si allungano, il parametro del fatturato che conduce alla loro soppressione che si abbassa, le maglie che si allargano circa il taglio degli stipendi dei manager rispetto ai risultati delle aziende - insiste Sorial - Il premier aveva sbandierato un passaggio repentino da 8mila a mille aziende. Ma, come al solito, si tratta di chiacchiere a vuoto”.
“Il M5S tenterà ancora di migliorare il decreto nel prossimo passaggio parlamentare. Contiamo sulla possibilità che alcune nostre osservazioni siano recepite, magari sui poteri della Corte dei conti e sull’eccessiva discrezionalità di Palazzo Chigi nella decisione di salvare singole società dalla razionalizzazione. Lavoriamo per tagliare gli sprechi del Pd e dei suoi amici, che sono come schiaffi in faccia agli italiani”, chiude Sorial.