(ASI) Roma "Dopo ben 11 decreti ILVA, in cui c'era l'obbligo di legge per i commissari di relazionare al Parlamento in merito allo stato di attuazione del piano ambientale e sanitario ogni sei mesi, tutto tace. Dei commissari e delle loro relazioni non ci sono tracce, perché non ci sono sanzioni o penali, e sembrano quasi animati da puro menefreghismo nei confronti degli organi parlamentari di controllo".
I parlamentari M5S della commissione Rifiuti sottolineano come: "Il presidente della stessa commissione Bratti, nonché relatore su ILVA, non agisce, rimane fermo e non ne comprendiamo il perché. Abbiamo chiesto di audire con urgenza i commissari, prima della scadenza del decreto e la risposta è stata negativa. Li possiamo audire non prima di settembre. Quali sono le motivazioni dietro questi ritardi, cosa si nasconde e perché il presidente della commissione che dovrebbe indagare proprio su quanto sta accadendo a Taranto non accelera i lavori?".