(ASI) Napoli - "Il sequestro dell'impianto delle Fonderie Pisano da parte dei carabinieri del Noe su disposizione della Procura di Salerno è un atto dovuto. Da tempo il Movimento 5 Stelle nel corso di numerosi sopralluoghi aveva segnalato gravi anomalie e criticità nella gestione degli scarichi e dell'emissione dei fumi come poi riscontrato tardivamente dall'Arpac. Resta l'incompatibilità ambientale di un impianto altamente impattatante e invasivo con la presenza di un ampio tessuto urbano e abitativo". Lo dice Michele Cammarano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, in merito al sequestro e quindi allo stop delle attività delle Foderie Pisano, nella zona di Fratte, frazione di Salerno. "Dall'inchiesta figurano sette indagati tra loro anche dirigenti, funzionari e consulenti di Regione e Arpac - spiega Cammarano - occorre attendere le indagini giudiziarie ma è chiaro che qualcosa non ha funzionato nei controlli e nelle procedure autorizzative". "Ora occorre capire il percorso da intraprendere per avviare una delocalizzazione dell'impianto più volte promessa da De Luca sindaco e poi da De Luca presidente della Regione - sottolinea - c'è da constatare come è sempre la la magistratura a doversi sostituire alla politica per scrivere pagine di chiarezza e trasparenza a tutela della salute e dell'ambiente pubblico". "Come Movimento 5 Stelle alla Regione e in Parlamento abbiamo presentato numerosi atti ufficiali - conclude Cammarano - ora è tempo di affrontare i gravi problemi ambientali, d'inquinamento compreso quello occupazionale". E' quanto dichiara in una nota l'Area Comunicazione M5S - Consiglio della Regione Campania.