(ASI) Roma - Si è riunito a Roma il Comitato dei “Liberali per il No alla riforma Costituzionale”, presieduto da Giuseppe Bozzi – uno degli avvocati che nel gennaio 2014 hanno sostenuto dinanzi alla Corte Costituzionale l’incostituzionalità del Porcellum – e con la partecipazione di Enzo Palumbo, che è oggi impegnato in analoga iniziativa per l’incostituzionalità dell’Italicum, che la Corte esaminerà all’udienza del 4 ottobre.

Si è stabilito di intensificare la raccolta delle firme per il referendum contro l‘Italicum e contro la riforma costituzionale, su cui molti esponenti del comitato sono da mesi impegnati nell’ambito del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale.
I liberali per il No respingono con decisione la favoletta propinata dalla casta di regime, per cui la Costituzione va modificata perché frutto di un “inciucio” cattocomunista, necessario nello scenario postbellico..
Sta di fatto che la seconda parte della Costituzione, che oggi si vorrebbe modificare, è invece quella più propriamente liberale, perché stabilisce le garanzie dei cittadini contro lo strapotere dei governi, come sta accadendo già oggi nel controllo dei “media” attraverso le recenti vicende societarie della stampa quotidiana e il totale asservimento dell’informazione radiotelevisiva pubblica”.
Si tratta di una riforma di “casta”, alla quale viene garantito potere e impunità attraverso l’artificio di una legge elettorale incostituzionale, e la contemporanea abolizione di ogni ragionevole controllo, che resterebbe affidato, nel senato riformato, alla screditata classe politica regionale, mettendo a rischio anche le libertà fondamentali previste dalla prima parte della Costituzione..
Per convincere gli italiani ad approvare lo stravolgimento della Costituzione siamo ormai giunti sino al “terrorismo mediatico”: in caso di vittoria del NO, il governo minaccia dimissioni e caos, e la Confindustria prospetta apocalittici e improbabili scenari recessivi, in un suo sconcertante documento propagandato dal Sole24Ore, ormai divenuto quasi “house organ” del governo
A giudizio dei liberali per il NO una così radicale trasformazione della Costituzione non può essere affidata a un parlamento eletto con un sistema elettorale dichiarato incostituzionale, a cui doveva invece seguire una nuova consultazione elettorale sulla base delle regole elettorali stabilite dalla Corte Costituzionale, ovvero anche una semplice modifica dei meccanismi di revisione, attribuendo il potere riformatore ad un’apposita assemblea costituente, eletta con un sistema rigorosamente proporzionale.
“I liberali per il No - conclude la nota - chiedono al Presidente della Repubblica, cui spetta di indire il referendum, di esercitare la sua alta vigilanza affinché l’appuntamento referendario non venga subordinato alle mutevoli esigenze del governo, e di sollecitare gli organi di controllo affinché assicurino la neutralità delle istituzioni e il pluralismo e la correttezza della pubblica informazione”.           E' quanto dichiara il  Comitato dei Liberali per il NO alla riforma costituzionale.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Comuni montani: Candiani (Lega), positivo il confronto con il Ministro Calderoli per tutelare Valli del Verbano

(ASI) Roma,  Non ci sono ancora determinazioni definitive, ma emerge chiaramente una volontà del Ministro Roberto Calderoli di proseguire il confronto con le Comunità Montane e gli enti territoriali, ...

Sanità, Tiso(Accademia Ic): "Liste di attesa infinite. Serve sistema rapido ed equo"

(ASI) "Sempre più persone si rivolgono al privato per visite e prestazioni a causa delle lunghe liste d'attesa nel sistema pubblico e della necessità di tempi rapidi per diagnosi e ...

 Rai, Ruotolo (Pd): tagliare fondi colpisce pluralismo e capacità di competere

(ASI) "Ci sono molti modi per distruggere il servizio pubblico radiotelevisivo. Uno è trasformarlo nello strumento di propaganda dei partiti di maggioranza. Un altro è cancellare o svuotare le trasmissioni d'inchiesta. Un ...

PNRR, sottosegretario Prisco: "Obiettivi dell'Interno raggiunti in anticipo sulle scadenze"

(ASI) "La cabina di regia sul PNRR, riunitasi questa mattina sotto il coordinamento del ministro Foti per la valutazione dello stato di attuazione degli investimenti, ha certificato, tra gli altri, ...

Manovra, Pogliese (FdI): grazie a governo Meloni rilanciata economia Italia

(ASI) “Questa legge di bilancio è la quarta della legislatura e voglio ricordarvi da dove siamo partiti. La manovra del 2022 destinava complessamente 35 miliardi di risorse, 21 delle quali destinati esclusivamente a un’...

Manovra, Castellone (M5S): non risolve problemi paese e fa cassa su poveri e pensionati

(ASI) Roma  - “Questa Manovra giunge oggi in Aula dopo settimane di totale confusione nella maggioranza, con liti e minacce di sfiducia ai suoi stessi ministri.

Borghi d’Italia II puntata: Con Rosario Lavorgna alla scoperta di Celle di San Vito (FG) il più piccolo borgo di tradizione francoprovenzale

Borghi d’Italia II puntata: Con Rosario Lavorgna alla scoperta di Celle di San Vito (FG) il più piccolo borgo di tradizione francoprovenzale

Istituto Friedman: delusi da una manovra che spalma consenso invece di liberare crescita

(ASI) “La Legge di Bilancio 2026 si inserisce in una traiettoria che l’Italia conosce fin troppo bene. Una manovra fatta di piccoli interventi, bonus, aggiustamenti marginali e qualche sconto fiscale ...

Africa – Uomini Spirito Materia: un viaggio nell’anima dell’arte subsahariana

(ASI) La mostra Africa – Uomini Spirito Materia apre le porte a un universo simbolico che, per secoli, ha accompagnato la vita delle comunità dell’Africa subsahariana. Non si tratta di ...