(ASI) Il valore del paesaggio dipende soprattutto dall’agricoltura che copre il 55% del territorio italiano e ne disegna in modo profondo le forme ed i colori.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la traccia sul “Valore del paesaggio” scelta per gli esami di maturità nell'ambito storico-politico. Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una riflessione importante sulle opportunità di sviluppo che possono venire dalla riscoperta dell'Italia nella sua armonia e bellezza paesaggistica che deve pero’ tradursi in una maggiore attenzione nei confronti di una attività come quella agricola insostituibile nel presidio del territorio. Dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti l’agricoltura – spiega la Coldiretti - segna in modo indelebile il paesaggio italiano nelle diverse stagioni. L’ultima generazione – sottolinea la Coldiretti - è responsabile della perdita in Italia del 28 per cento della terra coltivata per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in Italia negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari. Per proteggere il paesaggio l’Italia - conclude la Coldiretti - deve difendere prima di tutto il proprio patrimonio agricolo e la sua disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola che puo’ partire solo dalle nuove leve come dimostra il fatto che la traccia sul valore del paesaggio sia risultata la piu’ gettonata secondo Scuolazoo.