Da oggi lotta al malaffare più forte con riforma agenzie ambientali”
(ASI) “Dalle audizioni condotte in Umbria, tra il 24 e il 25 febbraio, dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti emerge un quadro preoccupante e desolante. Il territorio viene descritto come disastrato, inquinato in modo pericoloso e il sistema di gestione del settore per lo più ispirato al profitto personale, al di là di ogni regola”.
E’ quanto commenta il deputato 5stelle Filippo Gallinella in merito alla pubblicazione delle audizioni raccolte in Umbria, tra il 24 e il 25 febbraio, dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. La pubblicazione delle audizioni è stata rilanciata dal parlamentare umbro sul proprio profilo social perché “facilitare la consultazione diretta delle audizioni – dice Gallinella – risponde ad un principio di trasparenza. Un gesto doveroso nei confronti dei cittadini umbri”.
Quello dei rifiuti, continua il deputato 5stelle, “è un settore importante, appetibile per il malaffare. C’è necessità di intensificare i controlli anche nel Cuore Verde d’Italia. Controlli che da oggi – afferma Gallinella – potranno compiere un salto di qualità. Abbiamo, infatti, uno strumento in più per contrastare gli ecoreati e rafforzare la legge in materia, fortemente voluta dal M5S”.
La Camera ha approvato ieri (mercoledì 15 giugno) la riforma delle agenzie ambientali regionali, le Arpa, dando all’Ispra un ruolo centrale di coordinamento. “Grazie alla nostra proposta, collegata a quelle della maggioranza – spiega Gallinella - sono stati meglio definiti compiti e missioni delle diverse agenzie ambientali operanti in Italia. L’Ispra avrà un ruolo di coordinamento, potrà irrogare sanzioni e le Arpa saranno il braccio operativo sul territorio. Avremo a livello nazionale, senza più differenze tra una regione e l’altra, una rete di laboratori certificati e servizi minimi assicurati. Abbiamo chiesto e ottenuto la possibilità di avere un database nazionale di informazione ambientale e questo database nazionale sarà fruibile da tutti, cittadini compresi, associazioni comprese. Ora, tocca soltanto al governo procedere celermente con i decreti attuativi e rendere operativa una riforma utile per salvaguardare il nostro patrimonio ambientale”.