(ASI) Roma - «Ora che il disastro ha toccato il cuore della sua Firenze, forse il Premier Renzi inizierà a prendere sul serio questo problema». Lo dichiara Michele Dell’Orco Capogruppo M5S alla Camera dei Deputati a proposito della voragine di 200 metri che si aperta questa mattina sul Lungarno al centro di Firenze.
“La rottura della tubazione ha potuto mettere in ginocchio la città perché c'è una fragilità di fondo e una manutenzione inesistente. L'obiettivo ampiamente annunciato dal Governo era quello di aprire circa 7.000 cantieri, attraverso un Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Che fine hanno fatto i cantieri promessi? Inoltre il primo stralcio del Piano nazionale è costituito dal Piano straordinario per interventi tempestivamente cantierabili contro le alluvioni nelle città metropolitane e nelle aree urbane a maggiore rischio per popolazione esposta. Andrebbero anche individuati i punti particolarmente sensibili della rete da sottoporre a controllo continuo e monitoraggio strumentale. Tra questi interventi era previsto per caso anche il Lungarno? Non vorremmo infatti che a Firenze siano troppo impegnati a nascondere gli scontrini delle cene per occuparsi dei veri problemi della città», chiosa il deputato con una battuta.
«È ora di capire che affrontare seriamente l’emergenza dissesto idrogeologico non significa solo mettere in sucurezza la vita di almeno un milione di persone che nel nostro Paese vivono in aree ad alto rischio dissesto idrogeologico ma sarebbe anche un toccasana per la nostra economia. E’ stato infatti calcolato che si creerebbero 7.000 posti di lavoro per ogni miliardo investito perché ci sarebbero bisogno di migliaia geologi, operai e imprese edilizie per progettare un'Italia sicura. Chiedo pertanto- conclude Dell’Orco- cittadini di unirsi al Movimento 5 Stelle per ricordare al Governo Renzi quali sono le vere priorità dell’Italia perché è inammissibile giocare con la vita delle persone e continuare con la politica degli annunci su un tema tanto importante”.