(ASI) In vista delle elezioni comunali del 5 giugno a Roma abbiamo incontrato Irina Osipova, candidata al comune nella lista di Fratelli d’Italia in sostegno di Giorgia Meloni. La Osipova è una ragazza russa d’origine che vive in Italia ormai da più di 15 anni e che punta a migliorare l’immagine di Roma all’estero.
Chi è Irina Osipova e perché ha deciso di candidarsi come consigliere comunale a Roma?
Inizialmente non era mia intenzione candidarmi, poi mi sono arrivate tre diverse proposte da altrettante liste dell’area di centrodestra ed alla fine ho deciso di accettare quella di Fratelli d’Italia. Conosco molte persone di questo soggetto politico che ammiro, inoltre è il più vicino ai miei valori. Degli altri militanti del partito che conosco ammiro i loro valori e la loro voglia di fare bene per la comunità.
Perché gli elettori dovrebbero votare per il vostro candidato sindaco, Giorgia Meloni, e non per uno degli altri candidati?
Gli elettori devono votare secondo il loro credo, ma credo che in questo momento se si vuole fare il bene di Roma un candidato come la Meloni sia l’ideale. Purtroppo abbiamo visto negli anni passati come le amministrazioni precedenti hanno contribuito a dare un’immagine di Roma non degna di ciò che la capitale dovrebbe rappresentare in Italia e nel mondo. Non hanno saputo valorizzarla, anzi. Per quanto riguarda gli altri candidati pur apprezzando alcune critiche al sistema portate avanti dalla Raggi (candidato sindaco per il Movimento 5 stelle ndr) non credo sia affianca da persone abbastanza competenti per poter ripulire la città. La Meloni invece offre soluzioni concrete, tiene a questa città, ama Roma, vuole risolvere i problemi della città a partire dall’emergenza rifiuti arrivando alla cosiddetta soluzione dei “rifiuti zero”. Vuole risolvere il problema dell’abusivismo edilizio. Nel nostro programma c’è l’impegno a valorizzare la città, a ridare risalto a Roma come capitale portandola ai livelli di una normale città europea; se mi si permette ai livelli di Mosca perché una capitale rappresenta la vetrina di un paese. La bellezza della capitale influisce sul prestigio internazionale di tutto il paese.
Sicurezza, strade, trasporti, sociale o legalità? Quale dovrebbe essere a suo giudizio l’ordine in cui la prossima amministrazione capitolina dovrebbe affrontare queste emergenze e perché?
Non è facile stilare una classifica tra questi aspetti perché purtroppo ormai a Roma rappresentano tutte emergenze. Questi problemi vanno affrontati all’unisono. Secondo me si dovrebbe partire dai singoli municipi ed in ognuno di questi individuare quella che è la priorità. Tutti questi aspetti sono punti del nostro programma. Ad esempio in centro c’è il problema dei trasporti che però è comune anche alle periferie che a loro volta hanno anche il problema della sicurezza. Inoltre le periferie non vengono valorizzate, ci sono problemi urbanistici e sociali.
Una volta eletto quale sarebbe la prima proposta di legge che presenterebbe?
Ovviamente tutte le proposte vanno concordate con il partito e presentate all’unisono. Personalmente però ho un’idea che riguarda l’Ama (la società che gestisce e smaltisce i rifiuti a Roma ndr). Prima di arrivare ad una soluzione a rifiuti zero credo sarebbe opportuno tracciare il tragitto dei camion adibiti alla raccolta dei rifiuti. In questi giorni ho incontrato molte persone che mi hanno detto che nella loro zona la raccolta avviene in modo poco frequente e di conseguenza i rifiuti si accumulano oltremisura. Non credo che tracciare l’operato dei camion con i moderni sistemi gps costerebbe molto e credo che aiuterebbe a risolvere in parte l’emergenza rifiuti.
Cosa rappresenta Roma per un russo?
Roma è un mito che si studia fin dalle elementari. Mi ricordo che alle elementari che, ho fatto a Mosca, abbiamo iniziato lo studio del mondo antico, abbiamo studiato i sette colli. Lo studio della civiltà romana fa nascere in noi russi un sorta di mito. Credo che ogni russo, almeno una volta nella vita, sogni di visitare Roma.
Ha già in mente iniziative per rafforzare i legami tra Roma e Mosca?
Tra Roma è Mosca c’è già un gemellaggio ideale, non dimentichiamoci che Mosca è la III Roma. Ci sono buoni punti di partenza per avviare una collaborazione più stretta tra queste due città. Servono però singole persone che si adoperino per questo. Io sono pronta a fare la mia parte se serve. Sono a disposizione per aprire contatti con la III Roma. Non dobbiamo però limitarci a semplici scambi culturali; dobbiamo pensare a veri e proprio scambi e collaborazioni politiche che facciano crescere entrambe le città. Va studio uno scambio di esperienze e peculiarità. Credo che Mosca non si tirerebbe indietro ma bisogna lavorarci. Attualmente tra i nostri due paesi ci sono alcune tensioni ma rimangono forti i legami culturali, turistici ed economici. Se gli imprenditori italiani vogliono investire in Russia non devo far altro che registrarsi a Mosca e si ottengono una serie di agevolazioni fiscali e non solo.
Il centrodestra si presenta nella capitale diviso. Non teme che ciò potrebbe danneggiarvi a scapito del Pd e dei Cinque stelle?
A livello elettorale presentarsi diviso è un rischio ma le due candidature rappresentando due visioni diverse della politica. Noi di Fratelli d’Italia rappresentiamo un centrodestra più legato a determinati valori mentre Marchini rappresenta un centrodestra più vicino alle idea di un certo liberismo di sinistra. Noi siamo sostenuti dal popolo mentre Marchini da personaggi che ormai hanno perso credibilità e lo sanno anche molti dei suoi elettori. La nostra è stata una scelta di valori non un mero calcolo elettorale.
Fabrizio Di Ernesto –Agenzia Stampa Italia