(ASI) Roma - “Complimenti per la grande lezione di democrazia data oggi dal Pd che ha bocciato il nostro emendamento che prevedeva di vietare ai partiti di ricevere donazioni anonime e contributi versati da stati esteri e imponeva di pubblicare on-line curricula e casellari giudiziari dei candidati che si presentano alle elezioni”.
Così, ironicamente, dicono i portavoce M5S in commissione Affari costituzionali alla Camera sulla legge sulla regolamentazione dei partiti.
“Mentre si riempiono la bocca della parola ‘democrazia’ poi, alla prova dei fatti il Pd non c’è mai e, come volevasi dimostrare, dice ‘no’ a semplici norme sulla trasparenza, dettate unicamente dal buon senso. Le loro chiacchiere servono solo a fare rumore per coprire le scelte antidemocratiche che si trovano a prendere. Poi, tornano in cattedra e ci criticano per aver chiesto di togliere dalla legge un riferimento, tanto vago quanto pericoloso, alla democraticità interna dei partiti. Un concetto già presente in Costituzione che, enunciato nella legge solo come norma di principio, lascia ai giudici e al ministero dell'Interno ampia discrezionalità su cosa è considerabile democratico e cosa no”.
“Il nostro unico interesse – aggiungono – è permettere a tutti i cittadini di associarsi liberamente nel rispetto della legge e senza limitazioni, nel pieno rispetto dell'art 49 della Costituzione. Quello che il Pd vuole fare tramite questa legge, al contrario, è solo costringere il MoVimento a diventare un partito. Come loro. Ci dispiace - concludono - non ce la farete mai, perché siamo geneticamente diversi”.
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M5S lancia Carta dell’Onestà: appello a tutte le forze politiche
(ASI) Roma – “Lanciamo un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento, a tutti i deputati e a tutti i senatori, di qualsiasi colore essi siano: oggi più che mai è necessario che vi assumiate le responsabilità per cui siete stati eletti”. Così sul Blog delle Stelle arriva il lancio della Carta dell’onestà.
Questi i punti principali della carta dell’onestà che il M5S presenta in Parlamento sotto forma di proposte di legge: daspo ai corrotti, l’agente provocatore e il whistleblowing, congelamento prescrizione al rinvio a giudizio, interventi sui reati finanziari e sull’evasione, potenziamento del reato di auto riciclaggio, voto di scambio politico-mafioso, più controlli e trasparenza sugli appalti pubblici, abolizione finanziamento pubblico ai partiti, trasparenza sulle fondazioni, stop al lucro nel terzo settore e legge sulla class action.