(ASI) Roma – Il testo sulle Unioni Civili è stato approvato ieri a Montecitorio con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti.
Il Premier Renzi commenta in diretta su Radio Capital l’approvazione alla Camera del Ddl Cirinnà - "Nessuno di noi ha fatto calcoli o ha verificato con i dati dei sondaggi. L'atteggiamento di una parte del mondo cattolico era atteso e per certi aspetti anche comprensibile. Trovo però fuori luogo le dichiarazioni di chi collega questo fatto con il referendum costituzionale. Ma se uno deve perdere dei voti per una battaglia giusta li perde. Facciamola finita" - aggiunge - "Sono molto contento, oggi è un giorno di festa, l'Italia fa un passo in avanti. Era un giorno molto atteso. Naturalmente ci sono le polemiche di quelli che avrebbero voluto di più, di quelli che avrebbero voluto di meno, ma c'è una gioia molto forte, molto diffusa di coloro che finalmente vedono riconoscere diritti alle coppie omosessuali".
Anche il Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi commenta positivamente l’approvazione del testo sulle Unioni Civili, presentandosi in aula con una coccarda arcobaleno sulla giacca.
"Una bellissima giornata per tutti gli italiani e le italiane #unionicivili #promessamantenuta, questo è stato il commento del Ministro su Twitter. Inoltre dopo l’approvazione del testo alla Camera ha aggiunto in merito all’applicazione della legge: "I sindaci devono semplicemente applicare le leggi. Quindi, quando sarà pubblicata la legge, si tratta soltanto di applicarla".
Anche Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano commenta l’approvazione del testo: "Senza di noi le unioni civili sarebbero state una fotocopia del matrimonio e le adozioni per le coppie gay sarebbero state consentite. Questa è la verità. In questo Paese, purtroppo, abbiamo la straordinaria capacità di parlare di una legge senza parlare di che cosa quella legge dice" - aggiunge inoltre - “Tutti dimenticano come era il testo di quella norma quando è arrivata al Senato e come ne è uscita dopo il lungo e duro lavoro di Area Popolare per farne una legge, appunto, sulle unioni civili e non sui matrimoni omosessuali".
“Oggi è una giornata importante”, questo il commento del Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini - "Oggi è una giornata importante perché quando si riconoscono diritti a chi non ne aveva la democrazia diventa più forte. La legge sulle unioni civili è stata approvata in via definitiva a Montecitorio, anche con il voto favorevole nel merito di deputati di opposizione che pure hanno criticato la scelta del governo di porre la fiducia. Questo è un momento che l'Italia aspetta da anni. Nonostante il provvedimento non contenga tutti i temi che molti attendevano".
Nel centrodestra immediate le reazioni di Renato Brunetta capogruppo di Forza Italia e del leader della Lega Nord, Matteo Salvini.
Brunetta commenta duramente in sala stampa il No all’approvazione della legge - “Noi diciamo ‘no’ a questa legge sulle unioni civili perché è un imbroglio ipocrita. Potevano fare il matrimonio per le coppie omosessuali, noi saremmo stati ovviamente in disaccordo ma almeno sarebbe stato chiaro il loro intento”.
“Questo è un matrimonio vero e proprio, contrabbandato per unioni civili. Altro aveva chiesto la nostra Corte costituzionale, cioè di normare le unioni civili, cosa sulla quale noi siamo totalmente d’accordo, anche con nostre proposte di legge. Ma diciamo ‘no’ all’omologazione delle unioni civili al matrimonio. Infine - aggiunge - “Questa legge Cirinnà produrrà il caos nel diritto di famiglia. Doveva essere un fiore all’occhiello per Renzi in tempi elettorali, questa legge sulle unioni civili si sta trasformando in un frutto avvelenato, divisivo per la società italiana”.
La reazione del leader della Lega, Matteo Salvini si rivolge invece ai Sindaci : “scimmiottare matrimoni o addirittura figli o adozioni non fa parte del futuro del progresso. Senza dimenticare che queste unioni sono l'anticamera delle adozioni gay. Motivo per cui chiederò come Lega a tutti i sindaci e amministratori locali di disobbedire a quella che è una legge sbagliata" – aggiunge – “Non si capisce perché dovrebbe esserci la pensione di reversibilità per le coppie gay, mentre viene messa in discussione quella delle coppie sposate anni e anni fa”.
Infine presso la Sala stampa della Camera dei deputati, alcuni parlamentari tra i quali Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi di IdeA, Maurizio Gasparri e Lucio Malan di Forza Italia, Gian Marco Centinaio e Nicola Molteni della Lega, Francesco Bruni e Lucio Tarquinio dei Conservatori e Riformisti, Fabio Rampelli ed Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia, Gian Luigi Gigli e Mario Sberna di Ds-Cd, Guglielmo Vaccaro di Italia Unica e il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi,
si preparano a presentare un referendum per abrogare una parte della legge Cirinnà.
“ Noi non siamo contrari al riconoscimento dei diritti ma ricorriamo al referendum perché Renzi ci ha impedito con la fiducia di emendare e discutere la legge. Ridiamo la parola ai cittadini che rappresentiamo", commenta Carlo Giovanardi.
Aggiunge Gaetano Quagliariello - "Chiediamo di abrogare solo alcuni articoli, in particolare quelli che creano una discriminazione tra ipotesi di convivenza tra coppie eterosessuali e quelle omosessuali. Non siamo contrari a che vengano assegnati diritti alle persone e alle affettività ma questa legge tende a creare un simil-matrimonio per poter consentire a due omosessuali di diventare genitori di figli programmati e che come tali avranno grandi problemi".
Nei prossimi giorni si conosceranno ulteriori dettagli relativi al referendum proposto dal centrodestra.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia