(ASI) Roma - “Le conseguenze dell’impatto del TTIP sulla salute pubblica sono tutt’altro che chiare sotto diversi profili, a partire da accesso ai farmaci e assistenza sanitaria. In particolare il Partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti contiene un passaggio pericoloso nel capitolo relativo all’accordo sui servizi che, oltre a prevedere l’apertura dei servizi sanitari pubblici alla concorrenza,
anche privata, comprende una clausola cosiddetta ‘antiarretramento’, che impedisce a servizi pubblici che siano stati privatizzati di ritornare in mano pubblica. Al governo chiediamo dunque di non sottoscrivere tale clausola”. Così i deputati del M5S in commissione Affari Sociali commentano il contenuto dell’interrogazione a prima firma Giulia Grillo, rivolta al ministero della Salute.
“Al governo chiediamo anche quali iniziative intenda adottare per far fronte alle criticità evidenziate nel TTIP e descritte nell’articolo di Roberto De Vogli e Noemi Renzetti, pubblicato nella rivista dell’Associazione italiana di epidemiologia “C - anno 40 (2) marzo-aprile 2016. Oltre alla clausola antiarretramento, la quale configura una grave violazione contro la libertà delle nazioni di scegliere il proprio sistema sanitario di preferenza, si evidenziano altre forti criticità.
Ad esempio, rispetto all’accesso ai farmaci, nel TTIP il capitolo sulla proprietà intellettuale e sugli aspetti commerciali ad essa connessi prevede l’estensione del monopolio dei brevetti. Ciò potrebbe causare un aumento dei prezzi dei medicinali e, in ultima istanza, diminuire l’accesso alle cure, soprattutto per i soggetti più svantaggiati.
Infine, relativamente al capitolo del TTIP sulle controversie tra investitori e singoli Stati su consumo di alcol e tabacco, viene consentito agli investitori stranieri di citare in giudizio, di fronte a tribunali internazionali privati, gli stati che abbiano approvato una legge in grado di ridurre il valore del loro investimento. Serve dunque fare chiarezza e adottare provvedimenti puntuali perché, rispetto a temi così delicati, sbagliare o essere grossolani non è consentito”.