(ASI) Nei primi anni ’70 del secolo scorso il WWF Italia, che era stato fondato soltanto nel 1966, lanciò, insieme al Parco Nazionale d’Abruzzo, l’Operazione San Francesco per la salvaguardia del lupo che era a un passo dall’estinzione. Da allora, grazie anche al visionario impegno del WWF, la cose sono cambiate enormemente. “Viva il lupo” e “Il lupo cattivo.
C’era una volta” sono due delle più recenti tra le tante campagne portare avanti in questi anni. I pericoli tuttavia non sono esauriti. Il Piano Nazionale per la Conservazione e Gestione del Lupo in Italia nella versione che potrebbe essere approvata nelle prossime settimane prevede la possibilità di concedere deroghe che potrebbero consentire di nuovo di abbattere legalmente i lupi in Italia. La specie continua intanto a essere nel mirino dei bracconieri ed è messa in difficoltà anche dall’ibridazione con cani vaganti.
In questa situazione il WWF, sempre attento alle sorti dei grandi carnivori, nel 2016 ha lanciato la campagna #SOSLupo con tre obiettivi principali:
- svolgere un’azione di informazione e sensibilizzazione sull’importanza della tutela del Lupo, sulla sua “non pericolosità” per l’uomo e sulle corrette pratiche di gestione della specie che consentono la normale convivenza con le attività umane legate all’allevamento;
- contrastare la proposta di abbattimento di Lupi in Italia prevista nel nuovo Piano di gestione della specie del Ministero dell’Ambiente: ad oggi oltre 80.000 italiani hanno firmato un appello al Ministro Galletti affinché stralci dal Piano di gestione qualsiasi ipotesi di abbattimento legale del Lupo (si può ancora firmare sul sito http://www.wwf.it/soslupo/ ) e perché si adoperi per mettere in atto azioni concrete di lotta al bracconaggio che ogni anno miete circa 150 vittime tra la popolazione di Lupo cui si aggiungono altrettanti esemplari uccisi per altre cause legate all’uomo (principalmente incidenti stradali in strade a rischio);
- avviare azioni di conservazione sul territorio: attività concrete di controllo, prevenzione e lotta al bracconaggio attraverso le guardie volontarie WWF e accordi in corso di definizione con alcuni Parchi nazionali e Regioni per l’acquisto di fototrappole GSM per il monitoraggio, di radio-collari satellitari per seguire gli spostamenti e di cani anti-veleno, nonché contributi per la predisposizione di cartelli e segnalatori per ridurre il pericolo di investimento nelle aree a maggiore rischio.
In questo progetto Cantina Orsogna, con il marchio Lunaria (che raffigura proprio una coppia di lupi) focalizzato sui vini biologici e biodinamici prodotti nell’attenzione e nel rispetto del proprio territorio, scende da oggi in campo accanto al WWF. Il lupo ha bisogno di sostegno e Lunaria collaborerà alle attività della campagna #SOSLupo attraverso una serie di iniziative mirate di marketing.