(ASI) La polvere di latte e le cagliate straniere che hanno attraversato la frontiera per giungere in Italia ed essere trasformate in formaggi e mozzarelle “made in Italy” sono state gettate in terra dagli allevatori che denunciano la concorrenza sleale e il grave danno provocato all’immagine e alla qualità del prodotto realizzato con il latte italiano.
Lo rende noto la Coldiretti da Udine dove è in corso la mobilitazione di migliaia di allevatori che, di fronte a un crisi senza precedenti, sono scesi in piazza con mucche e trattori, ad un anno dalla fine delle quote latte. Una mozzarella su quattro in vendita in Italia – informa la Coldiretti - non è ottenuta direttamente dal latte, ma da semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta. Ciò provoca una distorsione del mercato, una depressione dei prezzi pagati ai allevatori italiani e causa la chiusura degli allevamenti. Di fronte a questa escalation di truffe e inganni per salvare il Made in Italy – conclude la Coldiretti - non c’è piu’ tempo da perdere e occorre rendere subito obbligatoria l’indicazione di origine del latte in tutti i prodotti lattiero caseari per garantire la trasparenza dell’informazione e la salute dei consumatori.