Umbria, crollo del PIL regionale, il senatore Candiani (Lega Nord): “La Marini e il PD sono un freno alle potenzialità”

(ASI) Umbria - Dura critica ai parlamentari umbri del pd: “in tanti anni non hanno mai elaborato una proposta seria”. “I dati Eurostat sul crollo del Pil regionale, confermano quello che gli umbri vivono da anni sulla loro pelle. Mi lascia sconcertato il fatto che in tanti anni di politica del Partito Democratico, con parlamentari eletti e rappresentanti di Governo, l'Umbria sia letteralmente tagliata fuori dalle infrastrutture principali del paese”

Sono le dichiarazioni del senatore della Lega Nord, Stefano Candiani, segretario per la regione Umbria.

“Mentre la guerra di potere prosegue bloccando la macchina regionale – prosegue il senatore Candiani – i contorni del fallimento della Marini si allargano giorno per giorno toccando ormai ogni aspetto dell'azione di governo: dopo i rifiuti, la sanità e i trasporti, ora è la volta dell'economia. Il tutto sulla pelle dei cittadini.

Un esempio? Per spostare merci o persone da e per l'Umbria si devono fare tragitti tortuosi o percorrere strade che non sono all'altezza di un paese evoluto. Per non parlare, poi, delle carenze e delle difficoltà del sistema di collegamento ferroviario La questione più grave è che tutto questo ha una grande influenza su una economia che ristagna in Umbria da anni, senza politiche regionali di investimento infrastrutturale e senza politiche di occupazione in grado di svincolare l'Umbria dagli apparati statali, agganciandola, invece, a sistemi produttivi che in altre parti del paese stanno compensando la grave crisi economica generale.

Una sonora bocciatura arriva dai numeri e non da giudizi politici. Che la Marini fosse un danno e il Pd un tappo di bottiglia sulle possibilità di crescita dell'Umbria era già noto da tempo e le ultime elezioni regionali hanno manifestato forte la voglia della regione di cambiare strada. Per chi non avesse capito, questi numeri danno una drammatica certezza: il Pd e la Marini non sono solo un freno alle potenzialità di sviluppo, ma una vera e propria macina da mulino legata al collo degli umbri.

Trovo sconcertante che il Pd abbia generato parlamentari sempre lontani dal territorio, che pensano solo a far carriera personale, senza mai aver elaborato una proposta di legge sull'Umbria. L'unica proposta che ho sentito in Senato da parte dei rappresentanti umbri del Pd è stata volontà di “sciogliere” l'Umbria nella Toscana.

E' arrivato il momento di fare pulizia di questa gente che pensa solo alla propria carriera politica, comprese le false opposizioni che negli anni sono state solo a guardare il declino e non hanno mai proposto un'alternativa seria neanche quando hanno avuto occasione di andare al governo della regione”.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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