Renzi a Chieti: “L'Italia sta costruendo il suo futuro, ma la burocrazia non deve diventare un timbrificio alla Checco Zalone”

(ASI) Chieti – Lunedì, 22 febbraio 2016,Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha scelto l'Abruzzo per festeggiare l'anniversario di due anni di governo e in particolare due strutture abruzzesi che sono il vanto per lo sviluppo tecnologico dell'Italia. Renzi, dopo aver visitato in mattinata il laboratorio del Gran Sasso, è giunto a Chieti in elicottero, atterrando nella zona industriale di Chieti Scalo, nel piazzale dello stabilimento della Walter Tosto (WTO), in Via Piaggio, azienda dell'area industriale teatina, in grado di produrre una vasta serie di reattori che vengono utilizzati negli impianti di raffinazione, chimici e petrolchimici di tutto il mondo.

Renzi, giunto a Chieti alle 15.35 circa, ha detto di aver scelto l’Abruzzo e in particolare l’azienda teatina per festeggiare i due anni di governo, perché “se c’è qualcuno che crea posti di lavoro va ringraziato”.

Il Presidente del Consiglio, accompagnato dal Governatore della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, dopo aver raccontato della visita ai laboratori del Gran Sasso, auspicando di “tirarci fuori un Nobel”, ha parlato dell’Italia e della qualità della manifattura nostrana: “nel mondo sono tutti meravigliati della qualità dei nostri prodotti che fa scuola”.

Il Presidente del Consiglio, poi si è rivolto direttamente ai dirigenti e agli operai della Wto “chi crea posti di lavoro va ringraziato. State costruendo il futuro dell'Italia che, vi garantisco non farà la fine della Grecia. Scusate per aver interrotto il vostro lavoro, anche perché avete tanto da fare. Come la nuova ruota panoramica di New York che ci permetterà di ammirare meglio una delle più affascinanti città del mondo. Siamo qui alla Walter Tosto – ha aggiunto – dove sono evidenti gli effetti positivi delle nostre riforme.”.

Tutto ciò per introdurre un breve bilancio dell'azione del suo governo “ci hanno raccontato per anni che l'Italia era in crisi. Quando è partito il nostro governo due anni fa, temevamo e speravamo di non fare la fine della Grecia. Avevamo e abbiamo dei problemi da risolvere e nessuno nega che bisogna lavorare duro. Io dico che per i prossimi due anni che ci separano dalle elezioni, voglio lavorare con la stessa intensità del primo giorno, ma con la consapevolezza che siamo un grande Paese e dobbiamo smetterla di piangerci addosso. Bisogna essere ottimisti, l'Italia non è un Paese proiettato solo nel passato, ma sta costruendo il suo futuro”.

Prima di concludere, il Presidente del Consiglio nel ringraziare i Sindaci dei Comuni presenti in sala ha individuato il vero male che paralizza le istituzioni nella burocrazia: “La burocrazia non deve diventare un timbrificio alla Checco Zalone, che rinvia sempre. Le amministrazioni a tutti i livelli devono dare tempi certi, senza ostacolare, ma dicendo se una cosa si può fare o meno"

Infine, Matteo Renzi, ha risposto a chi critica la nuova riforma del lavoro “con le nuove assunzioni a tempo indeterminato stanno aumentando anche i mutui”, auspicando“l'aumento dell'indice di natalità che ci renderà tutti più felici”.

 Notevole il servizio di sicurezza, con la lunga arteria della zona industriale teatina chiusa fino all’altezza della Rodrigo, per l'incontro nello stabilimento produttivo, riservato a pochi intimi, autorità, esponenti politici, dirigenti, funzionari e operai della WTO, lontano dalle videocamere che sono state tenute a debita distanza e che hanno potuto riprendere il Presidente solo col filtro delle forze dell'ordine.

 La decisione di creare una “cortina” fra il Presidente e il Popolo, ha di certo fatto discutere quella parte dell'opinione pubblica che ritiene quanto accaduto sintomatico dell'attuale lontananza fra la maggioranza dei cittadini e le istituzioni.

Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia

 

 

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