(ASI) – Francavilla al Mare (Ch) - Con l'obiettivo di cambiare l'Italia e l'Abruzzo, martedì 16 febbraio 2016, dalle ore 10:00 presso il Palazzo della Sirena di Francavilla al Mare (CH) in viale Nettuno, Alternativa Libera Abruzzo, ha presentato strutture organizzative, uomini, proposte e programmi politici per la Regione Abruzzo.
Alla conferenza stampa della prima associazione regionale a costituirsi su scala nazionale hanno partecipato anche i deputati Marco Baldassarre, membro della Commissione Lavoro, e Tancredi Turco, membro della Commissione Giustizia.
Al termine della presentazione, i parlamentari hanno incontrato gli attivisti presenti sul territorio.
Inoltre, sono stati presentati tutti i presidenti delle associazioni locali. Infatti, Alternativa Libera Abruzzo può contare sulle forze provenienti dei gruppi che si sono formati su tutto il territorio regionale: dalle grandi realtà di Pescara e Chieti, sino all’esperienza intrapresa dagli associati nel Comune di Acciano (AQ).
Uguaglianza, trasparenza e condivisione sono solo tre dei cardini sui quali si basano le fondamenta del programma di Alternativa Libera Abruzzo, con particolare attenzione al concetto di democrazia circolare, struttura che assicurerebbe “livelli paritari d’informazione ed operatività dal singolo iscritto, ai parlamentari: una democrazia partecipativa senza capi né padroni”.
Ogni iscritto, ad Alternativa Libera ha la possibilità di coordinarsi su Sinapsi, la piattaforma web utilizzata da tutte le associazioni presenti sul territorio nazionale per condividere ogni attività.
A tal proposito, noi abbiamo intervistato i deputati Marco Baldassarre (Commissione Lavoro) e Tancredi Turco (Commissione Giustizia).
All'On. Marco Baldassarre abbiamo posto le seguenti domande:
Che attività state svolgendo in questo momento a livello della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati?
“A livello di Commissione Lavoro – ci ha spiegato l'On. Baldassarre – ci stiamo occupando ormai da tempo del problema delle pensioni d'oro da tagliare per limitare gli sprechi e le sperequazioni e della riforma delle pensioni di reversibilità, di cui si parla fin dal 2013”.
Su cosa si basa l'attività di Alternativa Libera sia a livello nazionale che abruzzese?
“In Abruzzo – ha continuato l'On. Baldassarre – è nata la prima Associazione Regionale di Alternativa Libera, formatasi non dall'alto, ma, dal basso, col forte appoggio delle associazioni locali del territorio. Dalle associazioni provinciali - ci ha spiegato il rappresentante parlamentare di Alternativa Libera - si sono formate quelle regionali, perché il nostro movimento cerca di dare maggiore importanza ai cittadini”.
Quali sono le differenze fra Alternativa Libera e il Movimento 5 Stelle da cui provenite?
“Rispetto al Movimento 5 Stelle - ha affermato il membro della Commissione Lavoro – non abbiamo nessuno che ci dice da dietro o dall'alto cosa fare, siamo meno dirigisti, perché con la cosiddetta “Democrazia Circolare”, vogliamo una maggiore partecipazione dei cittadini alla politica. E' come se dal basso, verso l'alto, tutte le associazioni a tutti i livelli, sia provinciale, regionale o nazionale, sedessero allo stesso tavolo. Valutare proposte non per fini personali o ideologici, ma in base alle esigenze, ai bisogni concreti è il nostro modo di fare politica”.
Successivamente, abbiamo sentito l'On. Tancredi Turco a cui abbiamo chiesto sull'attività di Alternativa Libera a livello della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati?
“Due sono le proposte più importanti che a livello di Commissione Giustizia sta portando avanti Alternativa Libera, quella della legalizzazione del consumo della cannabis e quella della regolamentazione della prostituzione che porteranno annualmente una cascata di soldi freschi nelle casse dello Stato (stimata all'incirca sui 10 miliardi di euro), che in base alla nostra proposta di legge potrebbero essere utilizzati per tagliare imposte, tasse alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, fino a undici mila euro di reddito. In particolare – secondo l'On. Turco – la legalizzazione della Cannabis, creando un monopolio di Stato, darà un colpo alle mafie che sfruttano questo giro d'affari e porterebbe annualmente circa otto miliardi di euro nelle casse; anche la legalizzazione della prostituzione,il mestiere più antico del mondo, porterà ad un introito di due miliardi di euro annui, per un totale di dieci miliardi da investire”.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia