(ASI) Torino - Dura presa di posizione del segretario di Forza Nuova Roberto Usseglio contro la manifestazione a favore dei matrimoni e delle adozioni da parte di gay, lesbiche e transessuali, che si terrà in Piazza Carignano. che in merito alla questione ha dichiarato: "Il matrimonio
omosessuale non può esistere giuridicamente e non è necessario. Da Costituzione, in Italia, non si può introdurre il matrimonio gay, ma non per questo gli omosessuali sono discriminati nei loro diritti fondamentali, nonostante le menzogne messe in circolazione dalle comunità lgbt e sinistre varie. Dobbiamo fare un distinguo d'obbligo, - prosegue Usseglio Roberto di Forza Nuova - quello tra i diritti fondamentali, attribuiti ad ogni persona in quanto tale, come l'integrità fisica, la libertà o l'educazione, e i diritti accessori, che sussistono in determinate circostanze, come per esempio il diritto al voto compiuti i diciotto anni."
"Agli omosessuali è quindi negato il 'diritto' di coniugio perché incapaci giuridicamente di contrarre matrimonio, che ricordo essere un’istituzione che prevede per sua stessa natura complementarietà sessuale, procreazione ed educazione dei figli".
Usseglio inoltre accusa Arcigay e comunità LGBT di egoismo e progressismo da fantascienza: "Un bambino è un soggetto di diritto e non un oggetto di diritto. Nemmeno una coppia etero può affermare che un bambino sia un diritto, perché esso è un dono; figuriamoci una coppia gay, che per sua stessa natura è sterile. Inoltre la convenzione ONU per i diritti dell'infanzia afferma il principio superiore dell'interesse del bambino, che in questo caso è l'avere una madre ed un padre. I ‘crociati’ che parificherebbero la famiglia natale con quelle frutto della neo-ingegneria sociale cosa rispondono? Il nuovo mondo da loro promosso - conclude Usseglio - passa per la cancellazione dei dualismo maschio/femmina, naturale/innaturale, morale/immorale. A queste storture ideologiche lo stato dovrebbe rispondere con la tutela sociale per il rilancio della natalità nazionale, altro che 'fanta' diritti".