(ASI) Roma - "L'emendamento del governo alla legge di Stabilità, che consentirà di esentare le prestazioni fornite dagli Irccsdalla pianificazione del budget destinato alla mobilità interregionale, è una norma ad hoc in odor di marchetta.
Questo provvedimento, in particolare, fa la felicità di due regioni, Lombardia e Lazio, dove si concentra la maggioranza degli Irccs e del sistemasanitario privato, dal momento che solo una minoranza degli Istituti di ricovero e cura è a carattere pubblico".
Lo affermano i deputati M5s incommissione Affari Sociali.
"Tra l'altro, è sospetta la genesi diquesto provvedimento: il governo aveva prima presentato un emendamento soppressivo al comma a prima firma Dorina Bianchi, che prevedeva 'agevolazioni' nei confronti degli Irccs, dal momento che sia la Ragioneria di Stato sia diversi esponenti del Pd avevano espresso la loro contrarietà. Il governo ha successivamente ritirato l'emendamento soppressivo, presentandone un altro che, sostanzialmente, era sovrapponibile a quello di Bianchi.
"Adesso , in pratica, gli Ircss dovrannosolo comunicare il numero di pazienti trattati per ricevere il rimborso, il quale andrà a carico delle Regioni di provenienza dei soggetti curati senza che queste ricevano fondi aggiuntivi per compensare l'esborso. In questo modo le Regioni con una sanità debole ci andranno sempre di più a rimettereeconomicamente, con conseguente riduzione degli investimenti nel comparto salute, mentre quelle che possono contare su strutture adeguate incasseranno sempre più fondi.
Ma non è tutto: gli Irccs sono centri dialta specializzazione che però, al contempo, forniscono o possono fornire anche servizi di bassa specializzazione. Con questo provvedimento deliberato dal Governo è alto il rischio che a prevalere sia questo secondo aspetto, a discapito della qualità dei servizi e degli investimenti in ricerca".