(ASI) Donzelli (Fratelli d'Italia): "Confitto d'interessi gigante, famiglia Presidente del Consiglio ha omesso di dichiarare legami con ex presidente indagato. Coinvolta anche la mamma Laura Bovoli".
"Tiziano Renzi, padre del Presidente del Consiglio, come ha raccontato anche Franco Bechis ne 'L'abitacolo" è socio in affari con Lorenzo Rosi, ultimo Presidente di Banca Etruria prima del commissariamento, coinvolto oggi nell'indagine della Procura di Arezzo. Lavorano insieme per la realizzazione degli outlet in varie città. Amministratrice di una società è, tra l'altro, Laura Bovoli, madre di Matteo Renzi. E in tutto questo è gravissimo che i genitori del premier abbiano volontariamente omesso di citare le loro reali cariche societarie nella dichiarazione che devono alla Presidenza del Consiglio. In un paese normale un premier normale si sarebbe già dovuto dimettere". E' il commento del coordinatore dell'esecutivo nazionale e capogruppo in Regione Toscana di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, che definisce il fatto "clamoroso, anche alla luce dei recenti interventi del governo sulle banche".
"Il padre del premier fa tutt'oggi affari con uno dei personaggi più potenti di Banca Etruria, e la figlia di un altro dirigente è ministro del governo - sottolinea Donzelli - è un gigante conflitto d'interessi sul quale il governo deve rispondere urgentemente e la magistratura indagare. Dai debiti di famiglia pagati con i soldi pubblici, all'assunzione ad hoc per garantire a Matteo la pensione con i soldi pubblici la famiglia Renzi ci ha abituati ad abusi ignobili - conclude Donzelli - tutto questo mentre i risparmiatori truffati sono disperati: siamo di fronte ad una emergenza democratica non più accettabile".