(ASI) Roma  - "La richiesta dell'Ue di prendere le impronte digitali ai migranti anche con l'uso della forza, sommata all'invito di aprire nuovi hotspot e alla recente procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese, sta a testimoniare che questo governo sia

sui ricollocamenti, sia su Dublino, sia sull'apertura di hub nei Paesi di transito non solo non ha ottenuto un bel niente, ma ha mentito e oggi è sotto scacco perpetuo dell'Unione Europea". Lo dichiarano i deputati M5S della Commissione Cie-Cara, che aggiungono: "Del resto il motivo per cui l'esecutivo non vigila su una corretta identificazione è piuttosto chiaro: vogliono lasciar far andare i rifugiati in altri Paesi europei, ma l'Europa se n'è resa conto ed ora ci batte cassa, spingendosi persino a posizioni che rischiano di travalicare la Convenzione europea per i diritti dell'uomo (Cedu). Solo per questo a Bruxelles dovrebbero vergognarsi. In ogni caso appare evidente che siamo al punto di partenza - proseguono i 5 Stelle - l'Ue continua a fregarsene dell'emergenza in cui versa l'Italia e oggi la propaganda del governo che nelle ultime settimane si era riempito la bocca di celebri frasi come 'superato Dublino' o 'partite le quote' fa acqua da tutte le parti. Il solo risultato ottenuto è stata la ripartizione di 130 richiedenti asilo. Peccato che - concludono i parlamentari - secondo Renzi ed Alfano sarebbero dovuti essere 40mila".

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere