"Tra ieri e oggi sono sbarcati sull'isola circa 900 immigrati, portando il numero complessivo dei tunisini presenti ad oltre 5.000 unità, tutti uomini.
Si contano ad oggi: più di 40 scassi nelle civili abitazioni, più di 20 imbarcazioni danneggiate da cui hanno portato via alimenti, coltelli ed asce. Parecchi lampedusani, tornando a casa, hanno trovato all'interno extracomunitari che mangiavano, ad altri hanno rubato soldi e cellulari, si sono verificati anche casi in cui gli immigrati hanno rubato e danneggiato automobili e motorini, non è possibile stendere i panni personali ad asciugare fuori casa perché nella notte vengono rubati".
Il segretario locale di FN ha poi proseguito: " vi è uno stato di assoluta insicurezza, la popolazione ha paura, ormai 5.000 extracomunitari vivono e dormono liberamente su tutto il territorio dell'isola. Vi sono stati alcuni casi di liti e scontri tra lampedusani ed extra comunitari, uomini, donne e bambini non possono più circolare liberamente perché vengono molestati".
"L ' unità di sicurezza, che dovrebbe garantire l'ordine pubblico- ha poi protestato - è formata da soli 300 uomini; come pensa il Governo di fronteggiare questa situazione?"
" A causa della mancanza di organizzazione e del poco rispetto per l'ambiente dimostrato dai clandestini, l'isola è anche diventata sporca. Manca, anzi è del tutto assente, una seria politica sanitaria; gli immigrati non vengono visitati circolano liberamente nei bar.... siamo seriamente preoccupati per l'insorgere di malattie in quanto ci sono stati casi di immigrati con la tubercolosi". Di Malta conclude illustrando quanto accaduto in precedenza " Il popolo ha occupato il porto per contrastare la decisione del ministro Maroni che voleva creare una mega tendopoli sull'isola di Lampedusa . Dopo un' estenuante giornata di manifestazioni e occupazione una semplice telefonata domenicale, fatta dal ministro di Grazia e Giustizia onorevole Alfano, al sindaco di Lampedusa De Rubeis ha fatto sì che le proteste si concludessero in cambio della promessa che in pochi giorni il governo Berlusconi avrebbe provveduto ad inviare un aiuto economico alla popolazione per i danni subiti da questa emergenza umanitaria. Non credendo a queste promesse, mi sono opposto apertamente a questa decisione. Per quello che mi riguarda, e con me ci sono tanti lampedusani, la lotta è appena cominciata".
FIORE A LAMPEDUSA: COMIZIO E FIACCOLATA
La drammatica evoluzione della situazione a Lampedusa è sotto gli occhi dell' Europa intera. Anni di promesse non mantenute, di raggiri e di politiche anti italiane stanno producendo il loro amaro frutto; i primi a soffrirne le conseguenze sono i lampedusani. La protesta oramai è vissuta in modo drammatico assieme alla paura.
In pochi giorni quaranta case sono state scassinate, le donne non possono uscire di casa, i pescatori sono fermi da tempo e la stagione turistica è¨già finita prima di cominciare. La risposta di Forza Nuova è stata celere e dettata dall' amor di Patria.
Dopo la visita della delegazione di FN, avvenuta la settimana scorsa e culminata con un comizio affollatissimo (anche se inizialmente contrastato dalla presenza di tunisini), sabato prossimo saà il segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, a visitare l' isola con una delegazione forzanovista.
L' On. Fiore, che già portò le istanze di Lampedusa al Parlamento Europeo, guiderà una fiaccolata per le strade dell' isola dopo aver spiegato agli isolani, alle 19.30, nella consueta Piazza Libertà le posizioni di Forza Nuova: "ribadire il no all' installazione della tendopoli per rifocillare ed assistere gli immigrati in mare, vietando loro l'ingresso in territorio italiano, e denunciare il tentativo di comprare i lampedusani e le promesse da marinaio del governo che, tardivamente e con l'utilizzo di mezzi inadeguati e insufficienti, assume il ruolo grottesco di chi pretende di svuotare il mare, armato di un bicchiere".
"In realtà " - spiega Fiore " - le nostre posizioni sono le posizioni degli isolani e di chi vuol salvare Lampedusa".