(ASI) Roma – "Il governo riferisca sulla possibilità che un eventuale supporto dell'Ue ai bombardamenti della Francia possa coinvolgere, indirettamente, anche un sostegno dell'Italia e, pertanto, un impiego di militari italiani".
Lo chiedono i deputati M5S della Commissione Politiche Ue, spiegando che nelle conclusioni finali dell'ultimo Consiglio Affari Esteri europeo "è scritto, testualmente, che "l'Ue forniràtutti gli aiuti materiali e l'assistenza utile nei teatri operativi in cui è impegnata la Francia", vale a dire in Siria, e che per tale supporto"non sarà necessaria una decisione formale presa dallo stesso Consiglio". Considerato che l'Unione europea non dispone di un esercito comune europeo e che, secondo quanto riferito dal commissario Mogherini, la questione non è inerente alla PSDC, il Consiglio sembra vincolare le forze armate europee e, quindi, dei Ventotto paesi membri, a partecipare alle operazioni "di guerra" nei teatri dove, appunto, è operativa laFrancia. Tra l'altro - proseguono i 5 Stelle - segnaliamo che questa interpretazione del Trattato non è unanimemente condivisa ed è il primo utilizzo dell'articolo 42.7 TUE, il che apre scenari ad alto rischio anche per il nostro Paese. L'Italia - concludono - stia lontana da questa nuova guerra europea".



