(ASI) Visita del deputato cinque stelle Filippo Gallinella in una piccola azienda tra il Lago Trasimeno e il Lago di Chiusi, per toccare con mano una delle realtà più significative del centro umbro di Castiglione del Lago.
"Hanno di certo una scala più piccola rispetto alle aziende che "stanno sul mercato", ma ha la loro importanza per la famiglia che la conduce e per i cittadini di Vaiano, che ogni giorno hanno sempre prodotti freschi e a pochi passi da casa è innegabile". È questo il primo commento del deputati umbro M5S Filippo Gallinella, membro della Commissione Agricoltura di Montecitorio, dopo aver visitato una delle aziende agricole a conduzione familiare di Vaiano, a Castiglione del Lago.
"Una delle caratteristiche fondamentali di questo tipo di aziende a piccola e media scala è la stagionalità della produzione. Un concetto, questo, che molto spesso è dimenticato sia dalla grande industri agricola sia dai consumatori che ormai, in ogni periodo dell'anno, si aspettano di trovare sulla propria tavola qualsiasi prodotto ortofrutticolo o cerealicolo. La realtà agricola però – aggiunge Gallinella - è diversa ed imparare a conoscerla anche attraverso aziende come quella di Vaiano è fondamentale sotto diversi punti di vista: produzione di maggiore qualità, varietà nell'alimentazione maggiormente legata ai ritmi della natura e soprattutto maggiore tutela dell'ambiente. Richiedere e produrre le stesse colture tutto l'anno, infatti, comporta un dispendio di energia e quindi inquinamento che non sarebbe necessario se l'agricoltura e i consumi tornassero a seguire la stagionalità".
"Ed è proprio da realtà come queste e da questi valori che muove il senso della nostra proposta di legge sulla filiera corta e il chiilometro utile, concetti questi che l'Expo che sta per chiudersi ha completamente dimenticato a favore della grande agricoltura industriale; di certo – conclude il deputato cinque stelle - più ricca in termini economici, ma non per forza più ricca dal punto di vista dei valori, della qualità e delle tradizioni dell'agroalimentare italiano".