(ASI) “La risposta del Governo all'emergenza Lampedusa non può essere quella delle tendopoli che sono una vergogna e rischiano di aggravare piuttosto che risolvere i problemi dei migranti e della stessa popolazione dell'isola”. Lo sostengono Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil con delega all'immigrazione e Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia.
Le due sindacaliste criticano i ritardi del Governo e le scelte contradditorie che si stanno facendo in questi giorni. “Purtroppo – dicono le sindacaliste Cgil – il Governo si mostra ancora oggi impreparato di fronte ad una situazione che non è certo dell'ultima ora e sulla quale sono stati fattin appelli e lanciati allarmi a cui però a quanto pare non corrisponde una efficace gestione dell'emergenza”. Che fare allora? “Invece delle tendopoli – è la tesi della Cgil – bisognerebbe adoperarsi per alleggerire la situazione nell'isola e questo va fatto cercando di distribuire su tutto il territorio nazionale i migranti che arrivano, così come d'altra parte era stato annunciato dallo stesso ministro Maroni”. “In ogni caso il ruolo del Governo deve essere quello di assicurare il rispetto dei diritti dei migranti e i principi di umanità e accoglienza che non devono mai venire meno come abbiamo già potuto sottolineare nel corso di un recente incontro con il Commissario straordinario all'emergenza, prefetto Caruso. Per questo vanno rapidamente individuate e messe a disposizione in tutta Italia le strutture per l'accoglienza, fermo rimanendo che è giusto rivendicare un ruolo dell'Unione europea per la gestione dell'immigrazione così come si presenta oggi” .