(ASI) Al via la campagna web contro il gasdotto. Nata su impulso del Comitato No Tubo è stata subito sottoscritta anche dal deputato umbro 5stelle Filippo Gallinella.
Obiettivo dei promotori è mantenere alta la guardia verso il progetto "Rete Adriatica" che interessa anche le zone dell'Appennino centrale di elevato valore ambientale e paesaggistico ma anche a forte rischio sismico.
"Aderisco con convinzione all'appello – afferma l'onorevole Gallinella che ha pubblicato il testo sul proprio profilo Facebook – perché è tempo che si prenda atto del serio pericolo che potremo correre in caso di raddoppio della rete di trasporto del gas da Brindisi a Minerbio. L'impatto sul tratto appenninico dell'Italia centrale sarà devastante in termini ambientali, turistici, culturali oltre che sul piano della sicurezza. Un rischio troppo elevato a fronte di una bassa utilità visto che i consumi di gas naturale in Italia sono diminuiti negli ultimi anni. Invito, pertanto, tutti gli esponenti politici degli altri gruppi, in particolare i parlamentari, e i rappresentanti istituzionali regionali a sottoscrivere l'appello".
I promotori della campagna online ricordano che nel tratto relativo ad Umbria, Abruzzo, Lazio e Marche, su 28 località attraversate dal progetto di metanodotto, 14 sono classificate in zona sismica 1 e 14 in zona sismica 2. L'appello per fermare l'opera e rivedere il tracciato, modifica sollecitata nell'ottobre 2011 anche dall'VIII commissione permanente "Ambiente" della Camera dei Deputati, è stato inviato al Presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dell'Ambiente, al ministro dello Sviluppo economico, al ministro per i Beni ed Attività culturali, alla Presidente della Regione Umbria, al Presidente della Regione Abruzzo, al Presidente della Regione Marche.
Redazione Agenzia Stampa Italia