(ASI) «Così Zaia ricorre contro se stesso. Un paradosso che dimostra il suo lampante fallimento».
Così Antonino Pipitone, consigliere regionale di Italia dei Valori, sul ricorso al Tar del Lazio che la Regione Veneto mette in opera contro il Governo Berlusconi, che non ha mantenuto la promessa di garantire alla gente polesana lo sconto-carburante come ristoro per aver piazzato il rigassificatore davanti alle coste di Porto Viro (Rovigo). «Affidarsi adesso agli avvocati è la riprova che negli uffici dei ministeri il Veneto non viene tenuto in considerazione. Se a Roma non contiamo nulla è merito di Zaia, bravo a difendere le quote latte ma evidentemente inetto nel far rispettare gli accordi che la stessa Lega ha proposto e sottoscritto».
«La Lega, a Roma, decide di non dare i contributi al Veneto, bocciando l’emendamento presentato dalla Lega stessa. Zaia, a Venezia, decide di far causa contro il suo governo ed il suo partito. Una dimostrazione di dilettantismo e di mancanza di rispetto assoluta verso i cittadini veneti e quelli del Polesine in particolare».
«Il caso del rigassificatore – continua Pipitone - spiega infatti bene come si muove il centrodestra. Per avere l’ok all’impianto hanno annunciato lo sconto-benzina. Prima per tutti i veneti, poi solo ai residenti del Polesine. È andata a finire che i soldi li danno solo alla Basilicata».
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