(ASI) “In queste ore è una guerra di dati. Da un lato il governo elabora previsioni infondate su quella che sarà la produttività di energia alternativa del Paese nel 2011 dall’altro le associazioni di categoria e gli istituti di ricerca le smentiscono in maniera categorica lasciando emergere una progettualità non tanto chiara in capo all’esecutivo”.
Lo dichiara Aldo Di Biagio, capogruppo Fli in Commissione Ambiente, a margine del question time sul futuro degli incentivi alle rinnovabili che ha visto il coinvolgimento del Ministro Prestigiacomo. “C’è molta confusione, dati contraddittori e una dose non trascurabile di demagogia- continua – soprattutto quando si sottolinea che gli incentivi sono un peso sulla bolletta delle famiglie, anche se ammontano ad appena 60 centesimi”. “Appare chiaro che dietro questa campagna di marketing in cui si invoca la moralità degli operatori, la generosità degli incentivi e la speculazione eccessiva – evidenzia – vi sia l’assecondare dei soliti noti potentati che spaziano dal petrolifero al nucleare”. “I nuovi incentivi avranno un tetto massimo fissato a livello annuale- conclude – con la conseguenza di ingessare il sistema di promozione e soprattutto rendere impossibile ogni forma di programmazione, da parte delle aziende e degli investitori. Un funerale per le piccole e medie imprese, un trionfo per le solite lobby, nel disinteresse totale del Ministro Romani”.
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