(ASI) "Sono allarmanti i dati relativi all'Umbria resi noti nel Rapporto annuale 2015 dell'Istat: la nostra regione risulta tra le peggiori del Centro Italia con la disoccupazione in crescita e l'occupazione in picchiata.
Il lavoro, quando c'è, non è specializzato e la produttività resta bassa". A rilanciare la fotografia scattata dall'Istituto nazionale di statistica è la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano che esprime forte preoccupazione per il trend che ha caratterizzato l'Umbria negli ultimi anni.
"Tra i sistemi locali del Centro, quelli umbri vengono indicati come quelli più in difficoltà dove si concentra l'85,7% del totale delle aree che hanno pagato di più in termini di calo degli occupati e incremento dei disoccupati – continua la parlamentare – In effetti negli ultimi cinque anni la disoccupazione è balzata dal 6,61% al 12,2% con il Ternano che, soltanto tra il 2011 e il 2014, l'ha vista schizzare dal 4,2% al 12%. A questo quadro si aggiungono i Neet, ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano, che sono saliti al 17,7%. L'Istat pone la nostra regione tra i sistemi 'perdenti' – affonda Galgano - ovvero che hanno visto crescere la disoccupazione e diminuire l'occupazione sia negli ultimi sei anni che tra il 2013 e il 2014 e soltanto poche aree vengono indicate come in lieve ripresa negli dodici mesi".
"E' evidente il bisogno di un cambiamento radicale di rotta – evidenzia la deputata di SC – Servono nuove politiche che mettano al centro l'impresa, perché la nuova occupazione nei prossimi anni potrà venire solo dalle aziende, e vanno ridefinite le azioni per il lavoro – propone la parlamentare - incentivando la creazione di un polo attrattivo per le start up innovative, in particolare nei settori a più alta specializzazione tecnologica, che possano assorbire anche la domanda che arriva dai neo-laureati. Azioni sinergiche cui si devono accompagnare anche un piano di sviluppo che punti ad attirare nuovi investitori – chiude Galgano - e un percorso di formazione che prepari i giovani all'inserimento lavorativo in queste realtà ad alto potenziale di saperi".
Redazione Agenzia Stampa Italia