(ASI) "La riforma della giustizia non e’ ancora arrivata in porto perche’ in questi anni all’interno della maggioranza prima l’Udc e poi Fini hanno bloccato elementi importanti ma con l’uscita di Fini dal Pdl, e la maggiore omogeneizzazione delle forze che sostengono il governo, puo’ essere la volta buona".
Lo ha affermato, in una intervista a Il Tempo, il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto. "I tempi sono maturi perche’ il dato vero e’ che, dal 1991 in Italia, siamo in una fase nella quale con caratteristiche diverse la giustizia e’ stata utilizzata a fini politici. Nel 1992 la magistratura si e’ rivolta principalmente contro cinque formazioni politiche salvaguardando la sopravvivenza dell’ex Partito comunista. Dal ’94 in poi la stessa operazione e’ stata fatta con Silvio Berlusconi. Il retroterra culturale della richiesta di riforma e’ dunque politico. Per la riforma, le condizioni ci sono. L’uscita di Gianfranco Fini dalla maggioranza ha reso quest’ultima piu’ omogenea sul tema. Se non ci sara’ un’ampia convergenza andremo al referendum costituzionale".