(ASI) Roma - Nella seduta odierna del Senato è proseguita la discussione sul ddl n. 1232- B (Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali), già approvato dalla Camera, modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera.
Il senatore Nico D'Ascola, relatore del ddl in aula, ha dichiarato: "L'articolo 656 del codice di procedura penale prevede il divieto di emissione di ordinanze di custodia cautelare personali tutte le volte in cui non soltanto si abbia la previsione della possibile sospensione condizionale della pena, bensì anche della sospensione della esecuzione della condanna". Sul tema delle presunzioni, il senatore D'Ascola ha evidenziato: "Il fatto che per un reato non si preveda l'emissione obbligatoria della custodia cautelare in carcere, certo non significa che la misura cautelare in carcere non possa essere disposta. Si passa da un regime di obbligatorietà ad un regime di facoltatività. Il giudice è lasciato libero di valutare se per quel fatto, per come si è realizzato concretamente, per quella personalità e per come essa si manifesta attraverso l'esame delle modalità di esecuzione del fatto, dei suoi precedenti eventualmente specifici, sia necessario intervenire con un provvedimento così drastico".