(ASI) "È evidente come sia in atto una escalation di violenze da parte del terrorismo fondamentalista islamico contro le minoranze in una parte del mondo che va dal Medio Oriente all'Africa.
Ha ragione il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: basta ignavia ed egoismo da parte di chi vive lontano dal fronte del terrore credendosi 'al riparo' nel proprio recinto". Così Enzo Amendola, responsabile Esteri del Pd, commenta le dichiarazioni rilasciate stamattina dal ministro degli Esteri. “È necessario che la comunità internazionale, in primis l'Europa, reagisca con forza lavorando su più terreni, a partire dall'azione diplomatica, dalla cooperazione agli aiuti economici e umanitari, fino ad azioni mirate a fermare questi gruppi terroristici . Il Daesh - spiega - attacca le fondamenta culturali e pacifiche del mondo civile con le armi dell'intolleranza e della violenza.
Lo scenario dinanzi a noi é di forte preoccupazione, e anche gli appelli che arrivano da più parti nel mondo arabo e africano e da autorevoli figure religiose, a partire da Papa Francesco, non possono lasciare indifferenti le classi dirigenti, soprattutto dopo quanto sta avvenendo quotidianamente in Iraq, Siria, Nigeria e Kenya.
La marcia del 30 marzo a Tunisi è stata un primo passo. Ma occorre ancora più che mai saldare e rafforzare una coalizione contro il terrore a difesa della libertà e della dignità di ogni persona - continua Amendola - e che faccia fronte comune per impedire il ripetersi di altri drammatici massacri, come quello avvenuto l'altro giorno a Garissa con l'uccisione di oltre 150 studenti cattolici", conclude. Dichiarazione di Enzo Amendola, Responabile Esteri del Pd.